La Teoria dei Contrasti
"L'isola dei gelsomini e del pesce marcio, dei cuori sublimi e delle lame taglienti."
Dacia Maraini
Il territorio di Bagheria, Aspra e Casteldaccia è da secoli un luogo di contrasti e contraddizioni.
Ville storiche
e capannoni industriali,
forti politiche proletarie e grandi nobiltà, bellezza paesaggistica e cementificazione.
Tutto questo è stato
fonte d’ispirazione
diventando terreno fertile per la produzione artistica, con il proliferare di talenti unici in diverse discipline.
Ville settecentesche, paesaggi costieri
e giardini d’agrumi, sebbene intrappolati in un disordine urbanistico contemporaneo cresciuto a dismisura, stratificato nel tempo e nello spazio, continuano ad esercitare il loro potere immaginifico, suggerendo quella
teoria dei contrasti
che la città di Bagheria, tra zagara e calce, offre a chi sa guardarla con più profondità.
Da questo assunto di base sulla teoria dei contrasti, nasce il desiderio di approfondimento che attraversa i luoghi iconici, dà voce ai volti autorevoli del territorio e ricostruisce – tra memoria necessaria e nuovi linguaggi – il giacimento di una terra fertilissima per arte e cultura, sale di una terra schietta e contraddittoria, la stessa che ha visto il proliferare di personaggi unici che con il loro talento hanno portato la Sicilia e la sua bellezza nel mondo.
“come può una porzione di terra così piccola aver prodotto tanta bellezza?”
La risposta a questa domanda attraversa l’analisi di tre fronti: quello culturale, quello antropologico e chiaramente quello artistico e rivive attraverso le parole dello storico Rosario Lentini, dell’antropologo Ignazio Buttitta, dello scrittore e sceneggiatore Paolo Pintacuda, del regista Nico Bonomolo e dei pittori Michele Ducato, Alessandro Bazan, Arrigo Musti.
Michele Ducato
Pittore di carretti
Michele Ducato, laureato in architettura e maestro decoratore siciliano, ha ereditato la tradizione familiare, apprendendo la tecnica e la passione da bambino nella bottega del padre. Le sue opere vivaci ritraggono il patrimonio culturale siciliano, includendo paladini, cavalieri, dame e santi patroni. Alcune delle sue opere sono state esposte in diverse mostre, presso il Palazzo dei Normanni a Palermo e a New York (tra cui quella presso l’Istituto italiano di cultura).
“Una tradizione, un mestiere, delle competenze, viaggiano attraverso le generazioni attraverso la passione”
Nico Bonomolo
Regista
Nico Bonomolo è nato a Palermo nel 1974. Con i suoi cortometraggi ha partecipato a molti dei principali festival internazionali, ottenendo numerosi riconoscimenti, tra i quali, un David di Donatello, il Bruce Corwin Award al Festival di Santa Barbara, il Gryphon Award al Giffoni Experience, due candidature ai David di Donatello, una al Nastro d’Argento e una al Globo d’Oro. I suoi due ultimi cortometraggi, Confino e Maestrale, si sono qualificati per ottenere una nomination ai premi Oscar.
“Bagheria è come un’opera d’arte sfregiata in cui puoi ancora vedere gli sprazzi dell’opera che era. E questi si fanno sentire, dando a tutto un fascino molto particolare”
Alessandro Bazan
Pittore
Alessandro Bazan è un pittore e artista contemporaneo italiano nato a Palermo nel 1966. È uno dei principali esponenti del movimento artistico della Scuola di Palermo. Le sue opere sono caratterizzate da uno stile figurativo espressivo, spesso con toni ironici e surreali. Ha esposto in numerose gallerie e musei in Italia e all’estero, guadagnando riconoscimenti per la sua capacità di combinare tradizione e modernità. Bazan è anche un docente di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo.
“Anche il mio lavoro è dentro questo fondamentale dualismo dell’attrazione per ciò che a volte è deleterio o viceversa, per l’assoluta insignificanza di ciò che noi consideriamo estetico”
Paolo Pintacuda
Scrittore e Sceneggiatore
È nato a Bagheria nel 1974. Durante l’infanzia ha frequentato assiduamente il Cinema Nazionale dove il padre, Mimmo Pintacuda, noto fotografo e figura cui si è ispirato Giuseppe Tornatore per il personaggio di Alfredo in “Nuovo Cinema Paradiso”, lavorava come proiezionista. È sceneggiatore per il cinema e vincitore di numerosi riconoscimenti fra cui, nel 2010, il prestigioso Premio Franco Solinas.
“Forse questo territorio ha prodotto tanti artisti proprio perchè ha subito una sorta di sacrificio della bellezza.
Chi fa arte, forse, lo fa a volta proprio come reazione alla bruttezza che lo circonda”
Arrigo Musti
Pittore
Arrigo Musti è un pittore siciliano nato a Palermo nel 1969. Le sue opere esplorano temi profondi come il mito, la corruzione dei costumi, i diritti umani e la guerra. Ha definito “Impop” il suo stile. Grazie ad esso crea immagini seduttive per indurre riflessioni e disorientamento negli spettatori. Nel 2011 è stato scelto su invito del curatore per la Biennale di Venezia da Giuseppe Tornatore. Le sue opere sono esposte in musei e collezioni in tutto il mondo, collabora con Università e Accademie di Belle Arti come ricercatore indipendente.
“La bellezza è il senso della cosa, la bellezza è una riflessione, ecco in quello io trovo che ci sia la bellezza, nelle chiavi di lettura, che sono più interessanti a volte dell’opera stessa”
Ignazio Buttitta
Antropologo
Ignazio Buttitta, nipote dell’omonimo poeta bagherese, è Professore Ordinario di Discipline Demoetnoantropologiche presso l’Università degli Studi di Palermo dove insegna Antropologia del sacro, Etnologia europea e Patrimonio immateriale. È ricercatore associato del ISPC/CNR, Presidente della Fondazione Buttitta, delegato del Rettore per le attività culturali.
“Raccontarsi come una comunità dotata di particolari qualità intellettuali, è un modo per calmierare la verità dei fatti, quella di essere una delle tante comunità dell’isola, devastate da drammatiche contraddizioni”
Rosario Lentini
Storico dell’Economia
Rosario Lentini (1952) laureato in Scienze Politiche all’Università di Firenze, ha proseguito gli studi in storia economica dedicando la sua attenzione allo sviluppo della borghesia imprenditoriale in Sicilia, con particolare riguardo ai negozianti-banchieri italiani e stranieri. Ha pubblicato: con Romualdo Giuffrida L’età dei Florio (1985) e i seguenti saggi: Economia e storia delle tonnare di Sicilia in Vincenzo Consolo, La pesca del tonno in Sicilia (1986); La presenza degli Inglesi nell’economia siciliana, in Raleigh Trevelyan, La storia dei Whitaker (1988); Sicilie del vino nellʼ800 (2019).
“L’arte è la liberazione. Solo gli artisti ci possono salvare dalla grettezza, dalla miseria e dai fallimenti. Se non ci fosse l’arte noi saremmo condannati alla brutalità, alla stupidità, alla totale incapacità di apprezzare il bello”