Sostenibilità
La Sostenibilità
La sostenibilità è sempre stato un tema centrale nella storia delle Aziende che fanno parte del Gruppo Duca di Salaparuta, ancor prima che venisse codificata in base ai tre pilastri, ambientale, sociale ed economica, ed è stata esercitata in molti modi sin dalla fondazione delle storiche Cantine. Il Gruppo Duca di Salaparuta oggi ha deciso di intraprendere un percorso di certificazione per dare visibilità e riconoscibilità a tutte le proprie attività sostenibili, scegliendo di certificarsi VIVA ed Equalitas.
“La sostenibilità è da sempre un tema di grande interesse per me, ritengo sia l’unica strada per il raggiungimento di un mondo più equo e spendibile per le generazioni future. In Duca di Salaparuta ho trovato pane per i miei denti. Un’Azienda che ha nel proprio DNA la sostenibilità, per la storia da cui proviene e che ha contribuito a costruire negli anni, per la ricchezza dei contenuti, per gli investimenti tecnologici che da sempre la contraddistinguono, per la visione dei propri manager. Quello che abbiamo voluto perseguire con le certificazioni VIVA ed Equalitas è dare visibilità a tutto quello che Duca di Salaparuta rappresenta, in tema di sostenibilità e non solo, per il mondo vitivinicolo siciliano e che persegue da sempre con tenacia e competenza. È stato anche un modo per confrontarci con standard riconosciuti a livello nazionale ed internazionale e apportare il nostro punto di vista”.
Claudia Piccinini
Responsabile Assicurazione Qualità e Sicurezza Alimentare del Gruppo Duca di Salaparuta
Florio
Le Cantine Florio, costruite da Vincenzo Florio nel 1833 in pietra di tufo e dotate di un sistema di ventilazione naturale sono da sempre un esempio di architettura sostenibile, attenta all’impiego di materie prime e maestranze locali, allora come oggi. Il loro mantenimento e valorizzazione, ma soprattutto la loro costante apertura al pubblico che consente la conoscenza di una parte importante della storia produttiva siciliana, rappresentano poi quanto di più vicino ad una sostenibilità culturale si possa immaginare. Ma non solo, il marsala è un vino sostenibile per definizione, sia nei metodi produttivi sia dal punto di vista enologico. Noi, infatti, oggi godiamo del marsala creato dai nostri predecessori e stiamo, a nostra volta, forgiando il prodotto che potrà essere bevuto dalle generazioni future che ritroveranno nel calice il riverbero del nostro presente, grazie ad un’enologia estrema, di ascolto, che nasce da un’intimità profonda e segreta con la cantina e la vigna. Un’arte intuitiva che ci permette di cogliere l’attimo preciso in cui l’uva sovra maturata e sapida di mare deve essere raccolta, in cui ogni marsala chiede di essere spostato in un altro contenitore, legno o zona della Cantina. Un marsala che rientra nella DOC marsala, una delle denominazioni più antiche di Italia, che arricchisce un intero territorio, ne sostiene il tessuto sociale e valorizza il Marsala al consumo, parlando, dunque, di sostenibilità sociale ed economica.
Duca di Salaparuta
Duca di Salaparuta racconta una storia lunga quasi 200 anni, rappresentando un perfetto connubio tra tradizione e modernità.
Si, perché Duca di Salaparuta è l’Azienda che ha modernizzato l’enologia siciliana, con la creazione di Duca Enrico, il primo Nero d’Avola in bottiglia, e lo sdoganamento del Nero d’Avola da vino sfuso a vino in bottiglia, in un segmento commerciale che ha nobilitato l’intera filiera produttiva siciliana, offrendo opportunità economiche e di crescita dell’intero comparto vinicolo siciliano. Una crescita che ha origini lontane, nella famiglia Alliata che prima fra tutte ha lasciato la Sicilia per studiare enologia in Francia e ha dato inizio ad un profondo cambiamento nella concezione del vino siciliano, portando eleganza, raffinatezza e stile.
Uno spirito che si ritrova anche oggi nei vini Duca di Salaparuta, nella genesi di un vino storico o nella creazione di un nuovo vino, mettendo al centro il lavoro dell’uomo, che vive ogni giorno a stretto contatto con l’uva, curandone l’evoluzione fino a renderla espressione chiara e piena di un territorio e materializzazione di una visione. Un approccio alla sostenibilità ambientale che si parte dalla scelta dei terreni naturalmente più adatti alla crescita del vitigno scelto, caratterizzati da una buona ventilazione, dalla vicinanza al mare e da un clima mite, in modo da ridurre gli interventi in vigna. Le Tenute Duca di Salaparuta – Suor Marchesa, Vajasindi e Risignolo – sono gestite mediante il sistema di produzione integrata, comprendente pratiche agronomiche e fitosanitarie che limitano la scelta dei prodotti fitosanitari e il numero dei trattamenti e consente esclusivamente il diserbo meccanico. Quindi massimo rispetto per la vigna e per i suoi frutti, che si ritrovano intatti nel calice grazie anche ad una gestione altrettanto sostenibile in Cantina.
Questo approccio si traduce in Suolo, un nuovo progetto dalla forte identità, che prende origine dalla terra fertile e viva, in cui la vite affonda le radici dando inizio a tutto, e che nasce da un meticoloso lavoro di selezione dell’agronomo in campagna e dell’enologo in cantina. La scelta di porzioni specifiche di vigneto all’interno delle Tenute Duca di Salaparuta, riportate in un’etichetta che racconta molto, è l’evoluzione estrema del concetto di zonazione e della profonda intimità con la terra delle nostre vigne. Questa intimità è quella che permette di scegliere i terreni più vocati per creare un nuovo vino e di tutelare la naturalità della pianta.
All’interno della Tenuta di Risignolo agronomo ed enologo di Duca di Salaparuta hanno selezionato personalmente i filari più adatti ad offrire in cantina uno Zibibbo puro nella sua essenza, ricco di suggestioni mediterranee, modernissimo nella sua freschezza che si ritrova nel bicchiere. La scelta di questa porzione di terreno, prevalentemente argillo-calcareo con una percentuale di sabbia, e l’aver prediletto l’esposizione a Sud, dove il sole più caldo matura prima le uve, sono stati basilari per l’enologo nello sviluppare i profumi intensi di questo vino che interpreta in modo nuovo i sapori tipici di questo vitigno aromatico.
Lo stesso è avvenuto nel cuore della Sicilia, nella Tenuta di Suor Marchesa dove, sul Suolo N.3, in soli 4 ettari esposti a Nord, ha trovato casa il Sauvignon Blanc di Duca di Salaparuta. La terra a composizione prevalentemente calcarea di questa porzione di vigneto è all’origine di questo vino ampio, strutturato e comunque croccante e fresco, per il quale l’agronomo e l’enologo, con pazienza, scelgono i grappoli migliori e li vinificano con cura, completandone l’evoluzione in barriques.
Corvo
Corvo è marchio storico che si è saputo rinnovare nel tempo, pur mantenendo le proprie caratteristiche distintive, grazie anche all’impiego delle più avanzate tecnologie per la realizzazione dei propri vini. L’Azienda, tradizionalmente vocata all’innovazione (Corvo Bianco è stato il primo vino imbottigliato in Sicilia nel 1824), si è dotata di tecnologie moderne sia in cantina sia in imbottigliamento, integrando e facendo comunicare i diversi software aziendali, diminuendo, così, sprechi e tempi di lavorazione. Gli impianti in Azienda sono stati progettati per consentire la gestione ottimale delle acque attraverso il loro recupero. Inoltre, tutti gli impianti sono gestiti per ottimizzare i consumi e minimizzare le perdite. Una sostenibilità ambientale che si fonda dunque sul risparmio di energia e materie prime essenziali, ma anche una sostenibilità economica importante grazie all’impiego di maestranze e fornitori siciliani, che hanno rapporti in alcuni casi decennali con Corvo. I vini Corvo sono i vini del quotidiano, che portano in tavola la qualità ad un giusto prezzo e che raccontano il “saper fare” italiano nel mondo. Una filosofia ben rappresentata nella Linea Irmàna, da sole uve e raccolte a mano e allevate nel rispetto del territorio e della vigna. Vini che guardano al futuro, valorizzando la Sicilia e i suoi vitigni autoctoni grazie ad un lavoro di cura e ascolto della terra, che si ritrova anche in etichetta attraverso l’utilizzo di materiali di recupero per l’etichetta e il vetro, e di tappi riciclabili al 100% (con carbon footprint pari a 0), che raccontano con eleganza un mondo fatto di cielo, di sole e di vento.
La sostenibilità economica
Duca di Salaparuta sostiene economicamente il proprio territorio, mediante l’acquisto di uve da conferitori siciliani ormai consolidati negli anni e la gestione diretta di alcuni vigneti. Inoltre, si impegna ad offrire sempre un prezzo equo ai propri fornitori.
Duca di Salaparuta genera una crescita duratura degli indicatori economici e, in particolare, la capacità di generare reddito e lavoro per il sostentamento di dipendenti e indotto. L’Azienda è dotata di un sistema di controllo di gestione, che le consente di monitore i costi e valutare gli investimenti.
La sostenibilità sociale
Il 100% dei fornitori di uva è siciliano.
L’Azienda assicura il rispetto dei principali diritti dei lavoratori (rif. convenzioni ILO), l’applicazione per il personale di un CCNL, la libertà di associazione, il divieto al lavoro minorile, tiene alti i controlli volti alla verifica del rispetto di quanto previsto dalle norme cogenti in materia di sicurezza su posti di lavoro, prevede un piano di attività di formazione del personale. Questo si traduce in un turnover molto basso in azienda.
L’azienda valorizza il proprio territorio mediante l’organizzazione di eventi enogastronomici e culturali all’interno delle Cantine e non solo.
La sostenibilità ambientale
L’azienda è certificata ISO 14001 – Sistemi di Gestione per l’ambiente, dal 2001. Questa certificazione garantisce l’individuazione degli aspetti ambientali significativi e la gestione dei relativi impatti sull’ambiente. Garantisce, inoltre, il rispetto di tutta la normativa ambientale applicabile.
Le etichette della Linea Irmàna sono costituite per il 65% da carta riciclata e per il 100% da carta proveniente da foreste certificate FSC (Forest Stewardship Council: è una certificazione internazionale, indipendente e di parte terza, specifica per il settore forestale e i prodotti derivati dalle foreste, che attesta che i materiali certificati provengono da foreste e da filiere di approvvigionamento gestite in modo responsabile). Il 70% dei cartoni per l’imballo utilizzati è realizzato con materiale riciclato. Il tappo è realizzato attraverso l’uso di biomasse ed è 100% riciclabile.
L’azienda recupera il 100% dei materiali di scarto (plastica, carta e cartone, vetro). Inoltre, i fanghi prodotti dall’impianti di depurazione delle acque e gli scarti di potatura sono interamente riutilizzati per la produzione di compost.
Nel 2019, grazie all’utilizzo dei tappi in sughero, abbiamo risparmiato 827,2 tonnellate di CO2. Sopra il tetto della cantina di Aspra è stato installato, nel 2010, un impianto fotovoltaico costituito da 1.100 pannelli, con 335 kWh di picco. Il risparmio totale, in 10 anni, è stato pari a circa 1.200.000 €, che ha permesso di coprire per intero l’investimento. Dal prossimo anno il risparmio si tradurrà integralmente in utile per l’Azienda.
Le botti utilizzate per la produzione dei nostri vini compiono un percorso intrinseco di sostenibilità:
1) Vengono utilizzate nei primi anni per l’affinamento dei vini Duca di Salaparuta;
2) Successivamente sono utilizzate all’interno delle Cantine Florio, per l’invecchiamento del Marsala, per circa dieci anni;
3) Infine, partono per l’Irlanda per l’invecchiamento del whisky.
V.I.V.A.
Avviato nel 2011, il Programma di certificazione V.I.V.A. mira a misurare e migliorare le prestazioni di sostenibilità della filiera vitivinicola italiana. Questo consente alle Aziende di fare il punto sull’impiego delle risorse e misurare i propri miglioramenti nel tempo, ma è anche uno strumento importante per il consumatore che può verificare in modo semplice e intuitivo la sostenibilità e l’impegno, sia in campo ambientale sia socio-economico, della Cantina di cui sta acquistando un vino.
La Certificazione VIVA di organizzazione valuta principalmente la sostenibilità ambientale, con una attenzione anche alle conseguenze delle attività aziendali sul territorio, dal punto di vista della tutela della biodiversità, della salvaguardia e valorizzazione del paesaggio, e per la comunità, in termini di conseguenze sociali ed economiche e si basa sulla metodologia LCA (Life Cycle Assessment), ovvero riguarda tutte le attività svolte dall’Azienda che hanno impatto sul ciclo di vita del prodotto, dal momento in cui le uve arrivano in Cantina fino alle fasi post consumo del prodotto, con il fine vita del packaging. L’Azienda viene valutata da un Ente terzo indipendente in base all’impatto che le sue attività hanno sull’ambiente in senso ampio, non solo in termini ambientali, con la misurazione del consumo di risorse non rinnovabili e delle emissioni di CO2 equivalente, ma anche in termini sociali ed economici. Questo significa monitorare i livelli di benessere dei lavoratori, il rispetto delle norme contrattuali e di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, ma anche l’impiego di personale e di fornitori del territorio, per favorire lo sviluppo e il sostegno alla comunità e alle attività locali.
L’azienda certificata VIVA deve rispondere a criteri e parametri precisi, tuttavia l’aspetto forse più rilevante è quello degli obiettivi di miglioramento dichiarati e monitorati ogni due anni dal Ministero, attraverso i quali l’Azienda può misurare e migliorare le proprie prestazioni, instaurando un circolo virtuoso, che porta innumerevoli benefici. In primis la costante tutela dell’ambiente e il rispetto delle risorse naturali (Aria e Acqua), ma anche il risparmio energetico ed economico, che consente di avere nuove risorse da reinvestire sul territorio (Territorio) sia dal punto di vista ambientale che socio-economico. Inoltre, la Certificazione VIVA è un importante strumento di comunicazione che ci permette di informare il consumatore circa l’impegno preso da Duca di Salaparuta S.p.A. per ridurre sempre di più il proprio impatto sull’ecosistema e per sviluppare il benessere delle persone sia all’interno che all’esterno dell’Azienda, attraverso l’uso di un’etichetta trasparente e di facile utilizzo per il consumatore, che da evidenza degli indicatori standardizzati, validati e riconosciuti per tutto il territorio nazionale.
Equalitas
Equalitas nasce nel 2015 da una iniziativa di Federdoc ed Unione Italiana Vini. Una compagine che si completa con la partecipazione di CSQA Certificazioni, leader italiano nella certificazione agroalimentare, Valoritalia, primo ente certificatore delle Denominazioni di Origine del Vino, Gambero Rosso e 3AVino, società specializzata nella finanza vitivinicola. Un gruppo dalle competenze eterogenee e legate alla realtà del mercato, che ha come obiettivo principale quello di affermare in Italia un approccio condiviso, oggettivo e certificabile da un ente terzo, alla sostenibilità del settore vitivinicolo, basato sui tre pilastri della sostenibilità, ovvero sociale, ambientale ed economico (definizione data dall’Unione Europea con il Trattato di Amsterdam del 1997), e la diffusione di un marchio collettivo di garanzia, che consenta di comunicare in modo diretto al consumatore e al mercato.
Per sostenibilità sociale si intende la capacità dell’Azienda di garantire condizioni di benessere dell’individuo (i diritti umani, le pratiche di lavoro, le pratiche operative leali, la tutela dei consumatori, il coinvolgimento e lo sviluppo della comunità), per sostenibilità ambientale si intende la capacità di mantenere qualità e riproducibilità delle risorse naturali, mentre la sostenibilità economica è la capacità di generare reddito e lavoro.
Duca di Salaparuta ha scelto di adottare lo standard Equalitas per dimostrare il proprio impegno verso la sostenibilità con l’obiettivo di realizzare prodotti sostenibili da immettere nei mercati sempre più esigenti. La certificazione Corporate rappresenta un approccio al tema che risponde alle principali esigenze del momento e che permette di comunicare in modo oggettivo e strutturato le azioni effettuare realmente dall’azienda. Ha, inoltre, redatto il proprio Bilancio annuale di Sostenibilità, con lo scopo di rendicontare le attività svolte in materia di sostenibilità, gli obiettivi raggiunti ed i miglioramenti programmati. Questa certificazione ha dunque non solo una grande rilevanza economica e sociale ma anche una forte valenza comunicativa perché offre, in modo semplice e chiaro, ai consumatori Duca di Salaparuta, trasparenza e impegno da parte dell’Azienda al continuo miglioramento dei propri standard di sostenibilità.
Per l’ottenimento di questa certificazione, Duca di Salaparuta ha adottato un insieme di buone pratiche di lavorazione, sociali, economiche, ambientali e di comunicazione, con l’impegno di aumentarne le performance nel tempo e migliorare in continuo le proprie prestazioni in tema di sostenibilità. Attraverso questo progetto l’azienda intende anche avviare un percorso di condivisione con gli stakeholder finalizzato ad aumentare la consapevolezza, la cultura in materia di sostenibilità e soprattutto orientato al miglioramento continuo.