Pubblicato il 16/01/2019
Di cosa parlano gli italiani a tavola?
Semplice, di cibo! È strano, se ci pensate, ma sembra che parlare di cibo amplifichi il nostro piacere nel gustarlo.
Allo stesso modo, non ci basta bere un vino per goderne appieno, ma abbiamo voglia di raccontarlo o, per usare un termine caro all’enologia, di “decantarlo”!
Vogliamo quindi raccontarvi Nawàri, il vino Duca di Salaparuta che custodisce una storia unica e che stuzzicherà la curiosità di Winelovers e non.
Quando gusterete Nawàri dovrete tenere a mente un elemento fondamentale: state gustando una vera rivoluzione.
Perché Nawàri è Rivoluzionario?
Prima di tutto perché il Pinot Nero si coltiva tradizionalmente in Regioni situate più a Nord, dove il clima fresco consente una lenta maturazione dell’uva e ne favorisce lo sviluppo ottimale degli aromi.
Le uve selezionate per la produzione di Nawàri nascono invece alle pendici dell’Etna, in Sicilia, più esattamente nella Tenuta di Vajasindi. Qui l’altitudine garantisce un clima accogliente per il vitigno ma il territorio risulta, a prima vista, ostile per tali coltivazioni.
È dunque sul terreno ricco di mineralità dell’Etna che con Nawàri Duca di Salaparuta ha intrapreso una vera e propria sfida enologica: coltivare il Pinot Nero in una terra vulcanica.
Il terroir etneo si è rivelato sorprendentemente sensibile alle caratteristiche del Pinot Nero, grazie al suo suolo poroso e all’elevata complessità compositiva e il nuovo ambiente di coltivazione ha consentito lo sviluppo di sfumature inedite del bouquet, che rendono Nawàri un Pinot Nero originale e inaspettato.
Nawàri è, come dice il suo nome in arabo, uno “zingaro in terra straniera”, un vino che sa di rivoluzionario e di miracoloso al tempo stesso, un Pinot Nero puro dalla personalità decisa e garbata allo stesso tempo: la sua prepotenza tannica, infatti, viene bilanciata da una freschezza inaspettata al palato.
Non vi resta che gustarlo acquistando Nawàri sul Duca.Store!