Pubblicato il 21/11/2018
IL CLIMA
Come in tutto il mondo anche in Sicilia il clima sta cambiando e le vigne, che qui sono tradizionalmente abituate a caldo e sole intensi, stanno gradualmente familiarizzando con la nuova situazione climatica. Nel 2018, dopo un inverno freddo e piovoso la primavera sull’Isola si è annunciata mite, con un inizio d’estate caldo. Successivamente però le piogge sono diventate frequenti, soprattutto nella Sicilia occidentale dove i mm di pioggia caduti sono stati 5 volte rispetto la media (100 mm) e dieci volte rispetto le ultime due annate. La presenza di queste piogge accompagnate da giornate poco calde ha ovviamente acuito il grado di umidità, generando condizioni favorevoli all’insorgenza di alcuni fenomeni sanitari come peronospora, oidio e in alcuni casi anche di muffe. Nelle Tenute Duca di Salaparuta di Suor Marchesa e Vajasindi i fenomeni sanitari e piovosi estivi sono stati in realtà molto ridotti mentre sono stati più frequenti nella tenuta di Risignolo. Qui le pratiche agricole come le arature continue, anche in presenza di piogge, hanno permesso di aumentare il drenaggio delle acque evitando quindi fenomeni di ristagno che avrebbero favorito l’insorgenza di attacchi fungini.
LE UVE
A causa di questo particolare andamento climatico gli acini hanno mostrato già in pianta una concentrazione zuccherina inferiore al solito e una percentuale di acqua più elevata, che hanno contribuito a conferire ai vini della vendemmia 2018 un grado alcolico più moderato. I gradienti termici più bassi infatti non hanno permesso una maturazione tecnologica perfetta ma questo ha consentito un raggiungimento più sereno della maturazione aromatica per cui i vini avranno si un potenziale alcolico più basso ma un equilibrio e una aromaticità sicuramente più delicati. La qualità della vendemmia si conferma dunque elevata, con una diminuzione però della quantità di uve raccolte. I vitigni più precoci (Chardonnay, Pinot Grigio, Muller Thurgau, Moscato) son quelli che hanno risentito più di queste influenze analitiche mentre i vitigni più tardivi (Grillo, Zibibbo, Nero d’Avola, Insolia, Merlot) sono riusciti a soddisfare tutte le esigenze di maturazione.
LA VENDEMMIA
La 2018 è stata una vendemmia in cui l’esigenza di portare in cantina uve sane e qualitativamente idonee ci ha consigliato un forte monitoraggio da applicare nelle ultime giornate di maturazione sia in campagna, sino al momento di raccolta, sia all’arrivo dell’uva in cantina. Questo ha portato ad una riduzione nel numero di Conferimenti delle uve maggiormente esposte e ad una riduzione complessiva della produzione, soprattutto nella parte occidentale della Sicilia, che ha determinato un incremento nel prezzo di alcune tipologie di uve. La raccolta del Nerello Mascalese è avvenuta per ultima, a metà ottobre, per consentire alle uve di raggiungere una maturazione polifenolica ritardata dalle basse temperature.
I VINI
I vini della vendemmia 2018 saranno caratterizzati da corredi olfattivi di buon impatto primario e varietale, medie potenzialità palatali, ottima finezza sensoriale ed eleganza, soprattutto per i vini bianchi. Per i vini rossi, come Duca Enrico e Triskelè, l’annata regalerà palati interessanti e particolarmente freschi. L’annata 2018 sarà classificata come un’annata ricca soprattutto di profumi.