Pubblicato il 24/06/2016
Bizze climatiche a parte, l’estate porta sempre con sé l’innalzamento della temperatura. Abbigliamento e tipologia di vacanze non sono gli unici elementi ad essere influenzati da questo significativo cambio e, come un vero wine lover sa, la temperatura del vino deve essere tenuta particolarmente d’occhio.
Infatti, le regole auree per una temperatura di servizio ottimale restano valide seppur con dei piccoli correttivi da applicare alle principali tipologie di vino:
– Vino rosso: gli amanti di questa tipologia in estate non restano a stecchetto con le dovute cautele. Infatti, anche senza seguire pedissequamente quanto si prevede per il rosso si possono avere delle bellissime sorprese. Si può cominciare evitando di lasciare il vino a temperatura ambiente ma raffreddandolo in frigo con moderazione senza superare i 16 gradi.
– Vino bianco: la sua naturale collocazione, tanto in inverno quanto in estate, resta il frigorifero ma anche in questo caso sarà meglio non esagerare. Infatti, una temperatura troppo elevata compromette una buona degustazione annullando la percezione degli aromi che fanno la differenza. Meglio evitare, dunque, il congelatore per lasciare riscaldare il contenuto all’interno del bicchiere: si assaporerà un buon vino, scongiurando preventivamente il rischio congestione.
– Bollicine: chi ha detto che i vini frizzanti vanno bene solo per le grandi occasioni? Anche in estate le bollicine possono dare un’impronta speciale a un momento di convivialità come l’aperitivo o risultare perfette per un brindisi di mezzanotte. In questo caso vale quanto detto per i bianchi: vanno serviti freddi ma mai ghiacciati se non volete rinunciare al piacere del bere che è ben diverso dal dissetarsi in una calda giornata estiva.
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