Se pensate che il tappo di una bottiglia sia solo un dettaglio, preparatevi a cambiare idea: il tappo dice molto sulla storia, sulla qualità e perfino sui valori che un vino intende esprimere.

Ad esempio, la scelta del tappo si lega ad un tema di sostenibilità ambientale, un argomento di interesse globale che inevitabilmente finisce per avere un impatto decisivo anche sull’economia.

Vediamo quindi quali sono le principali tipologie di tappo in uso nel mondo e i loro principali pro e contro.

 

Il Tappo di sughero

È il tipo di tappo più diffuso e anche il più antico, se pensate che tracce del suo utilizzo risalgono già ai Romani e ai Greci… e per ottime ragioni! Il sughero è innanzitutto una risorsa rinnovabile: è infatti ricavato da alberi sempreverdi, la maggior parte dei quali crescono in zone protette in Portogallo e in Spagna e la cui corteccia si rigenera consentendo una raccolta di sughero una volta ogni dieci anni. Questo rende il tappo di sughero la scelta migliore per le aziende più attente alla tematica ambientale, ma non solo: la sua struttura elastica e porosa consente di sigillare perfettamente il vino nella bottiglia ma rende nello stesso tempo possibile il passaggio di  minuscole quantità di aria che trasformano l’aroma e il sapore nel tempo.

Il tappo di sughero in mono-pezzo è solitamente usato per sigillare i vini più pregiati. Duca di Salaparuta, ad esempio, lo ha scelto per un vino d’eccellenza come Duca Enrico ma non vi rinuncia neanche per vini di uso più quotidiano, come Corvo Rosso.

Il sughero è però anche un materiale fragile e, se non mantenuto correttamente, con il passare degli anni tende a sgretolarsi. Un consiglio per evitare di trovare spiacevoli briciole di sughero nel vino è di fare in modo che il tappo sia sempre umido, tenendo le bottiglie in posizione orizzontale. Se cercate qualche consiglio in più potete leggere questo articolo su come  conservare i vini nel modo corretto e creare la vostra cantina perfetta!

 

Tappi colmatati, agglomerati e multi-pezzo

Sono in sughero anche i tappi colmatati, agglomerati e multi-pezzo ma questi sono realizzati con parti di sughero differenti composte insieme e combinate con polvere di sughero fine e/o colla.

I tappi agglomerati sono solitamente scelti per vini giovani da consumare entro i 6 mesi dall’imbottigliamento, in quanto tendono a sgretolarsi più velocemente, i Multi-pezzo, composti da due o più pezzi di sughero incollati insieme, sono invece usati soprattutto per chiudere bottiglie di champagne.

 

Tappi a vite in alluminio

La diffusione dei Tappi a vite in alluminio si deve principalmente all’Australia, dove furono introdotti per la prima volta nel 1964 dalla Cantina Yalumba per contrastare il rischio di contaminazione da tricloroanisolo, diffuso soprattutto tra i tappi di sughero. Questo particolare tappo, in effetti, azzera ogni possibilità di contaminazione da TCA (tricloroanisolo) e dunque lo spiacevole “gusto di tappo”. Molti  però gli riconoscono anche un primato meno onorevole, ossia quello di un impatto negativo sull’ambiente.

Va detto che il tappo d’alluminio è in sé potenzialmente riciclabile, se si rimuove il suo rivestimento in plastica, ma pare che questa abitudine non sia molto comune e che questi tappi finiscano prevalentemente nella spazzatura così come sono!

Per fortuna l’innovazione va spesso di pari passo con la sensibilizzazione al tema ambientale, ed ecco quindi che l’australiana Amcor ha recentemente lanciato una gamma di tappi in alluminio privi di rivestimento in plastica.

Ciò dovrebbe incentivarne il riciclo, abbattendo notevolmente l’impatto ambientale e i rischi per la salute connessi alla combustione del materiale plastico che avvolge il tappo.

 

Tappi sintetici

Prodotti con materiali plastici o vegetali, questi tappi “imitano” la caratteristica porosità del sughero naturale ma, non essendo composti da legno,  hanno una longevità di gran lunga maggiore dei cugini in sughero.

 

Sostenibilità, longevità, resistenza,  sono solo alcune delle caratteristiche da considerare quando si parla di tappi, ma che dire del fattore estetico? Anche quello ha il suo peso!

Dalla Repubblica Ceca, per esempio, arrivano elegantissimi tappi di vetro, una soluzione glamour, ma anche molto costosa! Il tappo Zork STL è arrivato dall’Australia anche in Europa per la facilità con cui si stappa e si richiude grazie a un’innovativa apertura a strappo, mentre dal Portogallo prende piede una tendenza che farà storcere il naso ai più tradizionalisti: il tappo a corona per chiudere bottiglie di champagne.

Ma come, lo champagne con il tappo a corona? Ecco, avete storto il naso anche voi!

Un’ulteriore prova del fatto che del tappo non ci interessa soltanto l’aspetto meramente funzionale, ma molto anche del messaggio che comunica e dell’immagine che veicola.

E voi conoscete altre tendenze in arrivo relative ai tappi? Fateci sapere cosa ne pensate scrivendoci su Facebook e Instagram!

 

Anche quest’anno le storiche Cantine Florio di Marsala partecipano all’appuntamento autunnale più atteso promosso dal Movimento Turismo del Vino… Cantine Aperte a San Martino. Domenica 11 novembre, vi aspettiamo per trascorrere insieme una giornata dedicata all’assaggio del vino Novello di Corvo e delle fumanti caldarroste, ma anche di abbinamenti che delizieranno i vostri palati fra i vini dei nostri tre marchi – Corvo, Duca Di Salaparuta e Florio –  e i prodotti tipici delle Aziende partner (Caseificio Impiccichè, Panificio Mannone, La Cuddrireddra di Delia di Alaimo&Strazzeri e le conserve Alicos). Durante la giornata la floral designer Marilena Angileri, con i suoi suggestivi allestimenti, offrirà suggerimenti creativi per gli eventi a tema autunnale. Passate la domenica con noi, tra storia, divertimento ed eccellenze gourmet!

Apertura al pubblico delle Cantine e dell’Enoteca dalle ore 12.00 alle ore 18.30. Ultima visita guidata ore 17.30.

 

IL PROGRAMMA

ORARI TOUR (SOLO SU PRENOTAZIONE e fino ad esaurimento posti):

Ore 12.00     Tour con il “PRANZO DEL GUSTO”

Ore 15.30     Tour FOOD&WINE d’autunno

Ore 16.00     Tour di San Martino

Ore 16.30     Tour di San Martino

Ore 17.00     Tour FOOD&WINE d’autunno

Ore 17.30     Tour di San Martino

 

I TOUR

. TOUR CON IL “PRANZO DEL GUSTO”: il servizio include il tour guidato in lingua italiana con degustazione di un vino bianco, un vino rosso novello e due vini liquorosi con un buffet di cibi tipici della tradizione trapanese al costo di € 25 a persona (per i minori di 18 anni il costo è di € 10).

. TOUR FOOD&WINE D’AUTUNNO: il servizio include il tour guidato in lingua italiana con degustazione di un vino bianco, un vino rosso novello e due marsala con 4 abbinamenti gastronomici al costo di € 15 a persona (per i minori di 18 anni il costo è di € 5).

. TOUR di SAN MARTINO: il servizio include il tour guidato in lingua italiana con degustazione ai banchi di assaggio di un vino bianco, un vino rosso novello ed un vino marsala con 3 piccoli abbinamenti gastronomici a tema autunnale al costo di € 10 a persona (gratis per i minori di 18 anni).

Per chi volesse dedicarsi solo alla degustazione dei nostri vini in abbinamento a dolcetti tipici della tradizione autunnale e alle caldarroste, al costo di € 5, ai banchi d’assaggio potrà degustare il Corvo Novello ed il  Marsala Vecchioflorio senza necessità di prenotazione.

 

Per info e prenotazioni:

UFFICIO HOSPITALITY | Florio
Tel: (+39) 0923 781 305/317 oppure 0923 781111|
visitaflorio@duca.it

Domenica 10 novembre l’autunno si colora di gusto grazie all’attesissimo appuntamento, promosso da Movimento Turismo del Vino, di San Martino alle Cantine Duca di Salaparuta a Casteldaccia (PA). Una giornata dedicata alla cultura e alla convivialità.

Non perdete l’occasione di vivere un’esperienza autunnale indimenticabile, che vi condurrà alla scoperta dell’anima autentica della Sicilia.

 

IL PROGRAMMA

Ore 10.30 – Visita guidata con Degustazione di San Martino

Ore 13.00 – Visita guidata con Pranzo d’autunno

Ore 16.00 – Visita guidata con Degustazione di San Martino

 

DETTAGLI TOUR E COSTI

Tour con degustazione di San Martino – € 20,00 per adulto / € 5,00 per minore (6-17 anni).

Scoprite le nostre Cantine attraverso una visita guidata che culminerà con una degustazione esclusiva nella suggestiva sala a vetri. Vi proporremo una selezione di quattro vini – Duca di Salaparuta Grillo, Sentiero del Vento, Passo delle Mule e Ala – accompagnati da quattro piccoli abbinamenti gastronomici.

Pranzo d’Autunno – € 45,00 per adulto / € 20,00 per minore (6-17 anni).

Include una visita guidata alle Cantine ed un raffinato pranzo di quattro portate servito nella nostra sala a vetri, con abbinamenti dedicati. I vini protagonisti di questa esperienza saranno: Kàdos, Passo delle Mule, Triskelè e Ala.

 

Ingresso su prenotazione e fino a esaurimento di posti.

 

Per prenotare

Duca di Salaparuta – Prenota il tuo tour

visitaduca@duca.it

Per ulteriori informazioni:

Ufficio Hospitality | Duca di Salaparuta

Tel. 091 945221/278/252/201

 

 

Vogliamo ricordare Costanza Reina che dopo una lunga malattia si è spenta in questi giorni.

Costanza, figlia del nostro storico Amministratore Delegato di Illva Saronno Holding, Augusto Reina, ha sempre seguito con impegno, professionalità e passione l’azienda, portando avanti i valori del padre e della famiglia Reina: spirito innovativo, coraggio e ottimismo verso il futuro.

Sincera la sua dedizione e l’attenzione per tutti i dipendenti, i collaboratori, i distributori di tutto il mondo.

Grande la sua capacità di “incontrare”, comprendere e di capire che la rendevano una persona unica e speciale per tutti noi.

Innumerevoli le esperienze, i momenti e i viaggi intrapresi insieme che resteranno per sempre nei nostri ricordi.

 

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“ Coloro che amiamo e che abbiamo perduto

non sono più dove erano ma sono ovunque noi siamo ”

(S. Agostino)

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IL GRUPPO ILLVA SARONNO

Le Cantine Duca di Salaparuta aprono al pubblico per una festa estiva ricca di tradizione, gusto e cultura. Dal 17 al 20 agosto, Casteldaccia (PA) si prepara infatti a celebrare San Giuseppe, il Santo Patrono, con una serie di eventi speciali e Duca di Salaparuta vi aspetta per festeggiare tutti insieme.

Due le occasioni da non mancare:

La degustazione dei vini Corvo in Piazza Orifici a Casteldaccia. Dal 17 al 20 agosto, per tutta la durata dei festeggiamenti, sarà possibile infatti degustare i vini Corvo, condividendo con gli amici e non solo la bellezza delle sere d’estate in Piazza, in puro stile siciliano.

L’apertura Straordinaria delle Cantine Duca di Salaparuta con visite guidate e degustazioni serali, solo su prenotazione e fino ad esaurimento posti, dal 17 al 19 agosto. Martedì 20 agosto, invece, vi aspettiamo in Piazza per godere tutti insieme dello spettacolo che concluderà i festeggiamenti!

 

IL PROGRAMMA DELLE CANTINE DUCA DI SALAPARUTA

Duca di Notte | Sabato 17 Agosto

Ore: 21.30

Visita guidata delle Cantine con degustazione dei nostri vini accompagnati da piccoli abbinamenti gastronomici.

Costo: €35,00 p.p.

Durata: 1h 30min ca

Aperiduca | Domenica 18 Agosto

Ore: 19.30

Visita guidata delle Cantine con degustazione dei nostri vini in abbinamento a stuzzichini.

Costo: €40,00 p.p.

Durata: 2h ca

Duca di Notte | Lunedì 19 Agosto

Ore: 21.30

Visita guidata delle Cantine con degustazione dei nostri vini accompagnati da piccoli abbinamenti gastronomici.

Costo: €35,00 p.p.

Durata: 1h 30min ca

 

Venite a scoprire il fascino delle Cantine Duca di Salaparuta per celebrare San Giuseppe e le nostre prime 200 vendemmie!

 

Per ulteriori info e per prenotazioni:

Duca di Salaparuta – Prenota

visitaduca@duca.it

Tel. 091 945221/278/201

Alle Cantine Duca di Salaparuta di Casteldaccia (PA) anche nell’anniversario delle 200 vendemmie si festeggia la notte di San Lorenzo con l’evento, promosso da MOVIMENTO TURISMO DEL VINO, Calici di Stelle 2024!

Vi aspettiamo il 10 agosto per raccontarvi, attraverso una mostra multimediale, il nostro nuovo progetto enoculturale, un atto d’amore rivolto ad una Sicilia che non ha perso l’anima e il desiderio di circondarsi di bellezza, di arte e di poesia, e per farvi vivere una serata di divertimento brindando con i vini Duca di Salaparuta.

Tante sorprese, suggestioni e storie che accoglieranno gli ospiti e li accompagneranno durante la visita alle Cantine Duca di Salaparuta e durante la festa nei giardini mediterranei, con banchi d’assaggio dei vini Duca di Salaparuta in abbinamento a sette eccellenze gourmet tipiche, selezionate da Slow Food Bagheria.

Una notte stellata di piena estate, accompagnata dalla musica del Gruppo GiuliaJazzBand Quintetto e della DJ Naua, in uno degli angoli più ricchi di contrasti di questa terra meravigliosa. Non mancate!

 

IL PROGRAMMA DELLE CANTINE DUCA DI SALAPARUTA

H 19.00 – 19.30 – 20.00 | Racconto del progetto enoculturale Duca di Salaparuta e visita guidata all’interno delle Cantine

H 20.30 | Apertura degli Angoli del Gusto con SLOW FOOD

H 21.30 | Intrattenimento musicale con gruppo GiuliaJazzBand Quintetto e DJ Naua

H 21.30 – 22.00 – 22.30 | Racconto del progetto enoculturale Duca di Salaparuta e visita guidata all’interno delle Cantine

H 00.00 | Fine evento

 

Ticket d’ingresso solo su prenotazione e sino ad esaurimento posti:

€ 40 a persona

€ 15,00 ridotto minori dai 6 ai 17 anni

Il costo del Ticket comprende: la visita guidata delle Cantine Storiche, N.7 specialità gastronomiche, sacca e calice, degustazione di una selezione di vini Duca di Salaparuta, intrattenimento musicale e molte altre sorprese!

 

Per prenotare:

Duca di Salaparuta-prenota tour

visitaduca@duca.it

Per informazioni:

UFFICIO HOSPITALITY | DUCA DI SALAPARUTA

Tel. 091 945221/278/252/201

 

           

Le Cantine Duca di Salaparuta di Casteldaccia (PA) presentano il nuovo programma di tour & degustazioni per l’estate 2024.

Un’occasione per tutti coloro che desiderano esplorare la bellezza della Sicilia attraverso la storia, l’arte e i vini che ne raccontano le emozioni e le suggestioni.

Venite a festeggiare con noi i 200 anni di Duca di Salaparuta e lasciatevi catturare da un progetto enoculturale che abbraccia questo splendido angolo dell’Isola.

APERIDUCA

Dal 2 Luglio al 27 Agosto tutti i martedì ore 19:30 – 21:30.

€ 40,00/adulto

La proposta include: il tour guidato delle Cantine, il calice con sacca e la degustazione, a buvette in giardino, di Autentico di Sicilia Grillo, Sentiero del Vento, Autentico di Sicilia Rosato e Passo delle Mule in abbinamento a tipicità gastronomiche del territorio.

Ore 19.30 inizio visita guidata

Ore 20.15 degustazione

Ore 21:30 fine servizio

DUCA DI NOTTE

Dal 5 Luglio al 30 Agosto tutti i giovedì ore 21:30 – 23:30.

€ 35,00/adulto

La proposta include: il tour guidato delle Cantine e la degustazione SICILIA DOC di Autentico di Sicilia Grillo, Sentiero del Vento, Autentico di Sicilia Rosato e Passo delle Mule con 4 piccoli abbinamenti gastronomici.

Ore 21.30 inizio visita guidata

Ore 22.15 degustazione

Ore 23:30 fine servizio

 

POTETE PRENOTARE LE DIVERSE ESPERIENZE E VERIFICARE LA DISPONIBILITÀ DI GIORNI ED ORARI CLICCANDO QUI.

 

Per informazioni:

UFFICIO HOSPITALITY | DUCA DI SALAPARUTA

visitaduca@duca.it

tel. 091 945252 / 221

La stagione enoculturale delle Cantine Duca di Salaparuta di Casteldaccia continua con la Mostra fotografica New York | Urban Snapshots di Roberto Sardina, collezione di scatti che raccoglie l’energia travolgente della vita urbana nella metropoli statunitense.

L’inaugurazione della Mostra, con ingresso gratuito, sarà sabato 18 maggio a partire dalle 18.00.

Il talentuoso fotografo siciliano presenta nelle nostre Cantine due installazioni distintive. La prima è un omaggio al tradizionale carretto siciliano. In esposizione ci sarà infatti il carretto che ha preso parte alla parata Columbus Day di New York City nel 2023, amorevolmente curato da Giuseppe Aiello, dipinto dal maestro Bruno Caruso e dai fratelli Ducato di Bagheria. Attraverso l’obiettivo della macchina di Sardina questo simbolo culturale si anima e si fonde con l’energica atmosfera newyorkese.

La seconda installazione della mostra, invece, vede protagonista la New York in bianco e nero del fotografo, che riesce a catturarne il vibrante dinamismo, attraverso la gamma tonale ridotta, in modo unico e originale.

Per gli ospiti che prenderanno parte all’evento sarà inoltre possibile visitare le Cantine gratuitamente, con uno speciale tour guidato alle ore 16.30.

Successivamente la mostra sarà visitabile fino al 17 giugno, dalle 9.00 alle 18.00.

Vi aspettiamo alle Cantine per brindare con i vini Duca di Salaparuta alla meraviglia dell’arte e alla forza espressiva degli artisti siciliani. Non mancate!

 

L’appuntamento di Cantine Aperte, il tradizionale evento di Movimento del Turismo del Vino, programmato per domenica 26 maggio alle Cantine Duca di Salaparuta di Casteldaccia, è stato annullato. Duca di Salaparuta ha deciso infatti di non aprire al pubblico per la manifestazione dedicata a winelover ed enoturisti, in segno di cordoglio per la perdita di cinque vite in un gravissimo incidente sul lavoro avvenuto davanti alle nostre Cantine lunedì 6 maggio.

La decisione è stata adottata su iniziativa del Direttore Roberto Magnisi, interpretando il sentimento di vicinanza e di solidale partecipazione di tutto il personale di Duca di Salaparuta ai familiari dei lavoratori che hanno purtroppo perso la vita quel giorno. Una decisione che è stata condivisa da tutti i Partner di Duca di Salaparuta chiamati per realizzare gli eventi di Cantine Aperte. Anche per loro, il Direttore Roberto Magnisi ha avuto parole di ringraziamento e di stima, sottolineandone il valore del gesto per la sensibilità e la professionalità mostrata in questa circostanza.

Ci scusiamo con tutti gli ospiti che avevano già aderito all’evento.

Alle Cantine Duca di Salaparuta di Casteldaccia (PA) l’8 marzo, in occasione della Festa della Donna, si apre la stagione culturale con l’inaugurazione della Mostra collettiva artistica tutta al femminile, curata da Pippo Buscemi, che verrà presentata dal Dottor Roberto Tedesco. La Mostra, visitabile dall’8 marzo fino al 7 aprile, ha come protagoniste cinque artiste d’eccezione:

 

Daniela Pisciotta 

Loredana La Placa

Daniela Gargano

Maria Luisa Lippa

Daniela Salamone

 

Vi aspettiamo venerdì 8 Marzo alle ore 17.30 per scoprire tutte le sfumature dell’animo femminile, brindando con i vini Duca di Salaparuta. L’ingresso è libero.

 

 

Prima grazie alla penna di Stefania Auci autrice de I leoni di Sicilia (Casa Editrice Nord), Best Seller da oltre un milione di copie vendute, e ora con la serie tv Disney+, la storia dei Florio è grande protagonista.

Quella della famiglia Florio è una storia avvincente, ricca di personaggi carismatici che hanno intrecciato le loro esistenze alle vicende più importanti dell’Italia ottocentesca.

 

Ma i Florio letterari e cinematografici erano persone reali, che hanno reso grande il Marsala siciliano nel mondo e che hanno vissuto in luoghi dove, ancora oggi, noi possiamo passeggiare. Quello che ci sta più a cuore sono ovviamente le Cantine Florio.

 

Le Cantine Florio a Marsala

… si dirige verso il centro della sala. La luce entra dai portali e dagli abbaini; sopra di lui, un soffitto altissimo, scandito da archi di tufo. L’aria è impregnata di mare e sale. Questo sarà il cuore della Cantina.

 

Architetture maestose e pietra di tufo sono le suggestioni che accolgono ancora oggi chi varca la soglia delle Cantine, insieme al profumo del mare che le lambisce. Qui il tempo sembra essersi fermato al 1833, anno in cui Vincenzo Florio le fondò, deciso a produrre un Marsala siciliano di qualità. Tra le Cantine che hanno fatto la storia del Marsala, quella dei Florio fu la prima ad essere fondata da un imprenditore italiano e in poco tempo si rivelò capace di superare per prestigio quelle dei concorrenti inglesi.

 

I profitti guadagnati venivano reinvestiti in ampliamenti e ammodernamenti, tanto che intorno al 1880, lo stabilimento Florio aveva ormai raggiunto le dimensioni di un complesso enologico all’avanguardia, con accesso diretto al mare, grandi magazzini per lo stoccaggio e spazi per l’affinamento dei Marsala. Ma non solo, i Florio dotarono le Cantine di strutture dedicate al personale che tutt’oggi molte Aziende non possiedono, una tra tutte: l’asilo per i figli degli operai.

 

Tra le navate di questa Cantina davvero unica al mondo, nel silenzio reso ovattato dalla pavimentazione in battuto di tufo, sembra di sentire ancora i passi di Vincenzo descritti da Stefania Auci, perché qui passato, presente e futuro si incontrano continuamente in ognuno dei Marsala che affinano per decenni nei legni, capaci di portare al calice il riverbero del passato a chi li degusta oggi o lo farà in futuro.

Ma per conoscere fino in fondo la filosofia produttiva del Marsala e comprendere il profondo legame che ci lega al passato dei Florio, dovete venire a visitare le Cantine di Marsala. Intraprenderete un viaggio carico di suggestioni tra le tappe della storia de I Leoni di Sicilia, scoprendone la straordinaria modernità. Potrete così rivivere il passato e degustare il Marsala negli stessi luoghi in cui lo degustavano i Florio, in un affascinante Baglio in riva al mare.

 

La famiglia Florio però non fu fondamentale solo per lo sviluppo della città lilibetana, anche Palermo e altri luoghi della Sicilia hanno giovato del loro estro visionario, conservando meravigliose testimonianze della loro presenza che ci parlano ancora oggi del risveglio commerciale, politico e culturale della Sicilia della Belle Époque. Rimanete ancora con noi per un rapido excursus.

 

I luoghi dei Florio in Sicilia

La storia di questa grande famiglia è iniziata in via dei Materassai a Palermo, dove i Florio giungono nel 1799 per aprire la loro drogheria. In questa tipica strada del centro storico palermitano – stretta con lastricato in pietra, in cui i palazzi si colorano di panni stesi svolazzanti dai piccoli balconi in marmo bianco – pare ancora di avvertire la stessa atmosfera di duecento anni fa, vi suggeriamo assolutamente di dedicargli una passeggiata!

 

Ci spostiamo poi nella borgata marinara dell’Arenella per parlarvi della casa di Vincenzo Florio e di Giulia Portalupi, la Palazzina dei Quattro Pizzi, chiamata così per le torrette angolari in stile neogotico che ne dominano il prospetto principale, il cui progetto fu firmato da Carlo Giachery.

Un intarsio ricavato dal tufo, un merletto dalle linee sinuose scolpito nella pietra. Vincenzo sente fremere Giulia accanto a lui. «Ma è…» «Splendida. Lo so. Per questo non te l’ho mostrata prima».

 

Grazie ai Florio, Palermo può anche vantare un unicum architettonico Liberty: il Villino all’Olivuzza, figlio del genio di Ernesto Basile, l’architetto del Teatro Massimo. Realizzato tra il 1899 e il 1902, qui domina ovunque il linguaggio floreale, dalla carta da parati fino alle decorazioni lignee nel tetto. L’eleganza di allora è ancora custodita tra le mura. Qui Donna Franca organizzava le feste più opulente di quell’affascinante “Palermo felicissima”, capitale di cultura e mondanità, capaci di attrarre le teste coronate di tutta Europa e il jet set internazionale.

 

Sul lungomare nella borgata dell’Acquasanta, Ignazio Florio fece poi costruire Villa Igiea nei primi del Novecento, scegliendo ancora una volta Ernesto Basile. Pensata come sanatorio per i tubercolotici, ben presto divenne quello che tutt’ora è, un Hotel di lusso. Sfarzo e decorazioni di altissimo livello in Liberty caratterizzano gli ambienti dell’Hotel, eleganti e unici, che ospitarono Gabriele D’Annunzio, il Kaiser Guglielmo II, lo zar Nicola II.

 

Ci spostiamo infine sull’isola del vento delle Egadi: Favignana. I Florio installarono qui una tonnara – oggi divenuta un museo – che, insieme a quella dell’Arenella, fece grande il commercio del tonno sott’olio, inventato proprio da Vincenzo Florio. All’architetto palermitano Giuseppe Damiani Almeyda si deve il progetto del Palazzo sull’Isola, che divenne il salotto di Favignana dove Ignazio Florio Junior e Donna Franca invitavano gli amici a festeggiare, nel periodo della mattanza, tra un tour sull’Aegusa e un altro.

 

Ci sarebbero tante altre cose da raccontarvi, ma significherebbe perdersi in una storia lunghissima che potrete scoprire venendoci a trovare alle Cantine Florio. Vi aspettiamo in uno dei luoghi più amati dai Florio!

Prenotate il vostro tour qui.

Nella definizione di un’identità le distanze percorse sono importanti tanto quanto le proprie radici.

Una realtà che ha un valore portante nella filosofia produttiva delle Cantine Florio, dove si costruiscono singolari geografie di affinamento dei Marsala grazie anche alla distanza che separa le nostre botti in rovere dal mare.

 

Il valore del mare per le Cantine Florio

Chiunque abbia visitato le storiche Cantine di Marsala ha conosciuto un luogo dalle architetture perfette. Varcando la soglia d’ingresso ci accoglie una vera e propria cattedrale del Marsala in cui si susseguono numerose arcate dalle imponenti altezze, che fanno da cielo a diversi volumi di rovere, una foresta di legni che popola le lunghe navate dalla caratteristica pavimentazione in tufo.

Ovunque, in questo luogo unico, si respira aria di mare che permea anche attraverso le pareti in tufo.

 

Il mare è sempre il punto focale per Florio. Tutto arriva e riparte dal mare, come sono arrivati i capostipiti della famiglia Florio da Bagnara Calabra, così arriva ciò che rende unici i Marsala che si alimentano di tempo nel silenzio ovattato del Baglio. Figli di mare e terra, i Marsala Florio raccontano storie che vengono da lontano, portate dai venti marini che soffiano prima tra le vigne e poi tra le botti.

92,5 metri è esattamente la distanza minima che l’aria, carica di salsedine, deve percorrere dalla punta del pontile fronte Cantine fino al Baglio, prima di insinuarsi tra le navate e fondersi con i loro spazi.

L’aria salmastra attraversa 4 principali ambienti, le cantine Donna Franca, Garibaldi, Florio, Ingham, e si dirige verticalmente verso l’apice di ogni cantina, che dista in modo diverso dalla costa e che pertanto ha una complicità differente con il mare.

 

In questi spazi, l’aria disegna nuove geografie creando zone climatiche differenti, diversi ambienti di affinamento che arricchiscono gli strumenti in dotazione all’Enologo.

 

La nuova geografia del Marsala

 

 

Quando parliamo di geografie climatiche diverse all’interno delle Cantine, ci riferiamo infatti ad un nuovo modo di interpretare, raccontare e pensare il Marsala, secondo un criterio che va oltre le categorizzazioni del disciplinare.

L’ambiente climatico di affinamento cambia in modo significativo se ci si allontana o ci si avvicina al mare. In prossimità del Mediterraneo, l’aria è più salmastra e la temperatura diminuisce, così come l’Angel’s share.

I Marsala che respirano questi ambienti si arricchiscono di gentilezza e sapidità. Più ci si sposta verso l’apice delle Cantine e più l’influenza della temperatura e della minore umidità modifica l’espressione palatale e olfattiva del Marsala, regalando profumi e sentori terziari più complessi.

 

Non bisogna essere degli esperti per capire quanto diverso sarà il risultato al calice di un Marsala che affina ad una ridotta distanza dal mare, rispetto a uno che rimane ad affinare in un ambiente più distante o ancora rispetto a un Marsala che ha affrontato un lungo viaggio all’interno delle Cantine, magari anche in legni diversi, in un continuo approssimarsi e allontanarsi dalla costa.

Ecco perché quello Florio è un racconto dalla portata rivoluzionaria, che aggiunge alle variabili di classificazione standard – tipologia di concia, anni di affinamento, tenore zuccherino e colore – l’influenza delle stagioni, della temperatura e dell’umidità, ovvero la posizione della botte rispetto al mare, sfruttata dall’Enologo per costruire creativamente le architetture organolettiche di ognuno dei Marsala Florio.

 

Un Marsala Vergine, con meno di due grammi di piacevolezza zuccherina, affinato in un piccolo fusto di rovere per 13 anni, come il Vergine Riserva 2010, a pochi metri dal mare all’interno delle Cantine Garibaldi, al palato risulterà vibrante, asciutto ed extra sapido; mentre un Marsala come il Dolce Superiore 2017, con più di cento grammi di piacevolezza zuccherina, che compie un viaggio tra legni di rovere dalle molteplici forme e dimensioni e tra le diverse cantine, che si allontana dal mare secondo un’evoluzione orchestrata ad arte dall’Enologo Tommaso, svilupperà un’organolettica terziaria più variegata che al calice regalerà caldi profumi di dattero e miele e un palato d’uva matura.

 

Dentro le Cantine Florio ogni botte ha le sue coordinate e queste influiscono sul processo creativo di affinamento. È la nuova geografia del Marsala, che Florio ha scelto di raccontare anche in etichetta.

Scoprite le etichette culturali dei nostri Marsala su Duca.Store e innamoratevi di tutte le storie di mare che vi racconteranno.

 

Spiriti curiosi, irriverenti e innovativi, i nobili Alliata di Villafranca hanno contribuito a gettare le basi della moderna enologia siciliana e non solo. Grandi mecenati, amanti delle arti e della cultura, gli Alliata sono stati protagonisti della storia dell’Isola, contribuendo a far conoscere e amare i vitigni siciliani in tutto il mondo, e costituiscono l’inizio della nostra storia. Scopriamo chi sono…

 

Alle origini con Giuseppe Alliata

Quella degli Alliata è una casata antica le cui origini pisane risalgono al XII secolo, sebbene noi dobbiamo fare un salto alla fine del Settecento per conoscere i protagonisti della storia di Duca di Salaparuta.

Tutto ebbe inizio con Giuseppe, un grande politico siciliano molto amato dal popolo per le sue scelte sempre orientate alla modernità. Non esiterà infatti a schierarsi a favore dell’indipendenza dell’Isola in occasione dei moti del 1821.

 

Giuseppe visse quindi il periodo del declino delle grandi case nobiliari dietro le spinte di rinnovamento rivoluzionario. Ma se è vero che un grande uomo si distingue per altezza d’ingegno, a lui va tutto la nostra ammirazione. Infatti, quando nel 1822 vengono aboliti i privilegi feudali, Giuseppe si dedicò alla gestione dei propri vigneti di Casteldaccia.

Cultore del buon vino, volle mettere in pratica le competenze acquisite durante la permanenza in Toscana in giovane età per lanciarsi nella produzione vinicola, inizialmente per consumo privato – per gli ospiti illustri che ospitava a Villa Valguarnera – ma con la volontà di farne un’attività commerciale a tutti gli effetti. Così nel 1824 imbottigliò un bianco e un rosso che, molto diversi dai vini siciliani dell’epoca, si ispiravano all’eleganza dei vini francesi.

Grazie al suo approccio avanguardistico e al coraggio di osare, la Sicilia scrisse le sue prime pagine di enologia moderna e noi quelle del nostro inizio.

 

Edoardo, Enrico e Topazia Alliata fanno grande l’Azienda di famiglia

La nostra storia prosegue con Edoardo, figlio di Giuseppe e Agata Valguarnera. Anche lui uomo intelligente e ambizioso, seppe trasformare la produzione vinicola avviata dal padre in un’attività imprenditoriale ben strutturata. Costruì le Cantine di Casteldaccia e importò dalla Francia i più moderni torchi del tempo. I vini da lui prodotti diventarono i primi vini siciliani esportati nel resto d’Europa e negli Usa.

Una passione che resistette anche alla fillossera grazie alla visione del Duca Edoardo, che di ritorno dalla Francia portò con sé le barbatelle americane preparando il territorio all’arrivo del temuto parassita. Anni dopo, mentre in tutta Italia la fillossera distruggeva i vigneti, nei suoi terreni il paesaggio si colorava di verde, con una distesa di viti in piena produzione.

 

A proseguire l’attività di Edoardo è il nipote Enrico, il Duca. Ma chi fu veramente questo padre dell’Enologia moderna? Un visionario come pochi altri.

Sempre alla ricerca di nuovi macchinari per migliorare la produzione, Enrico diversificò le etichette e aggiunse nuovi prodotti. Grazie alla passione con cui si dedicò al vino, arrivarono prestigiosi premi e i vini prodotti a Casteldaccia furono serviti alla corte dei Savoia, nelle ambasciate italiane all’estero e durante la Santa Messa. Ma il vino era solo uno dei suoi molteplici interessi.

 

Nel corso della sua vita si divise infatti tra produzione vinicola, filosofia – frequentava il Circolo filosofico di Pojero a Palermo – e avanguardismo culinario. Curioso e vero, scrisse Cucina vegetariana e naturismo crudo, uno dei primissimi testi in materia di alimentazione vegetariana e sana, già nel 1930, per il quale lo possiamo considerare un pioniere delle più moderne filosofie dietetiche.

Nei suoi banchetti a Villa Valguarnera non mancavano infatti i vini provenienti dai suoi vigneti e neanche pietanze raffinate cucinate usando ingredienti di natura vegetale, con particolare attenzione al crudismo e alla cura nella presentazione.

 

Giungiamo fino all’ultima degli Alliata alla guida dell’Azienda, Topazia, figlia di Enrico e della cilena Sonia de Ortúzar. Enologa esperta ma anche pittrice, scrittrice e gallerista, Topazia fu una delle figure femminili più emblematiche del XX° secolo. Da buona Alliata, fu refrattaria alle scelte ordinarie. Giovanissima aderì a un movimento pittorico d’avanguardia e frequentò la Scuola Libera del nudo dell’Accademia di Belle Arti di Palermo. I suoi amici venivano dal popolo e si chiamavano Nino Franchina e Renato Guttuso.

Anche il marito che scelse fu uno sconosciuto intellettuale fiorentino, Fosco Maraini, poi divenuto uno dei più grandi antropologi del Novecento. Insieme si trasferirono in Giappone e qui vennero internati in un campo di prigionia per non aver aderito alla Repubblica Sociale Italiana dopo il ‘43. Finita la guerra e la terribile esperienza del campo, Topazia tornò in Sicilia alla guida delle cantine di Casteldaccia. Abile anche nella conduzione dell’Azienda di famiglia, a lei si deve la nascita di un bianco raffinato ed elegante come Colomba Platino.

 

Con questo heritage alle spalle, come non possedere la passione per le strade poco battute e per le più avvincenti sfide enoiche che ci contraddistingue? Dopo quasi 200 anni, l’anima visionaria che caratterizzava la famiglia Alliata continua ad infiammare l’Azienda e ci porta, anno dopo anno, a sviluppare nuovi progetti enologici e non solo.

Cantine Aperte a San Martino, l’evento promosso dal Movimento Turismo del Vino, torna alle Cantine Florio che vi aspettano domenica 12 Novembre.

Potrete scegliere tra speciali tour con degustazione, ognuno dei quali terminerà con l’eccezionale apertura dell’Enoteca Storica. Un’occasione unica, che vi permetterà di ripercorrere le orme della famiglia Florio, i “Leoni di Sicilia”, e di degustare sia il Vino Florio sia i Marsala Florio per scoprire abbinamenti originali.

 

Vi aspettiamo dalle ore 11.00 alle ore 18.30, ultimo ingresso ore 17.00.

Scegliete adesso il vostro tour e prenotate!

 

IL PROGRAMMA

Ore 11.30             Tour “SULLE ORME DEI FLORIO”

Ore 12.00            Tour “MARSALA FOOD&WINE”

Ore 13.00            Tour con il “PRANZO DEI LEONI”

Ore 16.00            Tour SULLE “ORME DEI FLORIO”

Ore 17.00            Tour SULLE “ORME DEI FLORIO”

Ore 18.30             Fine evento

 

I PREZZI:

TOUR SULLE ORME DEI FLORIO € 25,00/adulto, € 10,00 /minore:

Il servizio include il tour guidato in lingua italiana, il calice con la sacca e la degustazione itinerante direttamente in cantina di Vino Florio, un Marsala Vergine ed un Marsala Dolce New Geography con 3 piccoli abbinamenti. A seguire visita dell’enoteca storica.

Durata: circa 1,5 ore

 

TOUR MARSALA FOOD&WINE € 35,00/adulto, € 10,00 /minore:

Il servizio include il tour guidato in lingua italiana con degustazione seduta di un vino Florio, 3 marsala New Geography, in abbinamento ad un cornetto salato con affumicato di pesce, un paninetto “cunzato”, un’arancina ai formaggi, un cannolicchio di ricotta. A seguire visita dell’enoteca storica.

Durata: circa 1,5 ore

 

TOUR CON IL “PRANZO DEI LEONI” € 40,00/adulto, € 30,00/minore dai 6 ai 12 anni:

Il servizio include il tour guidato in lingua italiana con degustazione seduta e pranzo servito 3 portate in abbinamento ad un Vino Florio, un marsala superiore secco ed un marsala superiore riserva semisecco. A seguire visita dell’enoteca storica.

Durata: circa 2,5 ore

 

Domenica 12 Novembre torna alle Cantine Duca di Salaparuta (PA) l’attesissimo appuntamento patrocinato da Movimento Turismo del vino: Cantine Aperte a San Martino.

Il programma prevede tour guidati delle Cantine con la degustazione in giardino dei vini delle nostre Tenute e di Ala, l’antico liquorvino amarascato, in abbinamento a 5 tipicità siciliane. Una Masterclass dedicata ai grandi rossi Nawari (Annate: 2018, 2019 e 2020) e Duca Enrico (Annate: 2004, 2013, 2019) renderà speciale la giornata, insieme all’intrattentimento musicale e agli assaggi di alcune eccellenze gourmet del territorio, offerte dai nostri partner, che riempiranno di gusto questa splendida domenica d’autunno.

 

Apertura al pubblico dalle ore 11.00 alle 19.00. Ultimo ingresso alle 17.00.

Scoprite il programma e prenotate!

 

IL PROGRAMMA:

Ore 11.00          Tour con degustazione di San Martino

Ore 11.30          Apertura banchi d’assaggio e intrattenimento musicale

Ore 13.00         Tour con degustazione di San Martino

Ore 15:00         Tour con degustazione di San Martino

Ore 16:00         Tour con degustazione di San Martino

Ore 16:30          Masterclass: Nawari 2018, 2019 e 2020 e 3 Duca Enrico 2004, 2013, 2019

Ore 17:00         Tour con degustazione di San Martino

Ore 19:00         Fine evento

 

I PREZZI:

€ 35,00 /adulto, €15,00/minore dai 6 ai 17 anni (solo food) TOUR CON DEGUSTAZIONE DI SAN MARTINO

Il servizio include la visita guidata delle Cantine, il calice con sacca e la degustazione libera ai banchi vino e ticket validi per la degustazione di 5 prodotti tipici.

 

€ 25,00 adulto MASTERCLASS

Il servizio include la degustazione di 3 Nawari 2018, 2019 e 2020 e 3 Duca Enrico 2004, 2013, 2019

 

€ 45,00 adulto per TOUR CON DEGUSTAZIONE DI SAN MARTINO  + MASTERCLASS

Il servizio include la visita guidata delle cantine, il calice con sacca e la degustazione libera ai banchi vino e ticket validi per la degustazione di 5 prodotti tipici + la partecipazione alla Masterclass ore 16.30

Siete proprio sicuri di sapere quando e come bere il Marsala?

Il Marsala è senza dubbio un impareggiabile vino da meditazione, ma sa farsi apprezzare in mille altre occasioni. Eclettico e plastico, ci regala sensazioni intense e avvolgenti, anche a tavola, per un pranzo o una cena originale, oppure per un aperitivo con gli amici.

Se il pairing del Marsala è un tema che vi incuriosisce, in questo articolo troverete alcuni spunti interessanti che vi proveranno la sua incredibile versatilità.

 

Abbinamenti per tipologie di Marsala

Aperitivi con materie prime di qualità, di carne, pesce e verdure. I Marsala Florio, ognuno diverso dall’altro, sono pronti a stupirvi e a divertirvi!

 

1 Il Marsala Vergine

Iniziamo dal Vergine, la tipologia di Marsala forse meno conosciuta. Per via della sua fortificazione, ottenuta dall’aggiunta di alcool al vino atto a dare Marsala, è la variante più secca di Marsala. Un palato marino e verticale lo rende perfetto per un aperitivo inusuale – con ostriche e affumicati di pesce o formaggi stagionati come il Parmigiano o il Pecorino – ma anche a tutto pasto con piatti di terra e di mare. Ve lo sareste mai aspettato?

 

Accompagna al meglio materie prime sapide di mare. Provate il nostro Marsala Vergine 2010 in abbinamento a crudités di pesce, bruschetta con le acciughe o con burrata e acciughe, per un indimenticabile piacere al palato. Questo raffinato Marsala Vergine, affinato in un piccolo fusto di rovere per 13 anni a 38 metri dal mare, in bocca è vibrante ed extra sapido, mentre al naso prevalgono odori agro-marini e sentori mediterranei. Un calice che conquista insomma.

 

E se volete aggiungere sensazioni nuove ad esperienze di gola già perfette, abbinate il Marsala Vergine ad una succulenta frittura di pesce oppure alle linguine ai ricci di mare o ancora al crostino con bottarga di tonno e pomodorini gialli.

Per un aperitivo altrettanto innovativo, degustatelo con un tagliere di salumi stagionati, olive e, perché no, con una tartare di manzo. Che meraviglia!

 

2 Il Marsala Secco

Si definisce Secco un Marsala dal contenuto zuccherino inferiore a 40 grammi per litro, ottenuto da una fortificazione del vino atto a dare Marsala con alcool, mistella (mosto fresco con alcool) e mosto cotto. Questo Marsala si presta sia ad abbinamenti di terra che di mare, purché sapidi.

 

Minestre, cous cous e involtini di pesce, pasta con cozze e vongole, spaghetti al nero di seppia, insalata di polpo e calamari, sono tutti piatti che acquisiranno nuove note di sapore se abbinati a un calice di Marsala Superiore Secco 2016, che per quattro anni viaggia all’interno delle Cantine Florio in legni di diversa dimensione.

 

Il suo palato netto e deciso, in cui domina la crosta di pane, con profumi eleganti e leggeri di miele di acacia, fa da pairing perfetto anche a piatti di carne, come il filetto di vitello, o alle ricette della tradizione come la parmigiana, il risotto allo zafferano e, per un momento fuori dagli schemi, il pane cunzatu siciliano.

Provatelo anche con i formaggi a media stagionatura o a pasta molle e non ve ne pentirete.

 

3 Il Marsala Semisecco

Quando parliamo di Marsala Semisecco ci spostiamo in una categoria intermedia tra il secco e il dolce. Definito da un residuo zuccherino superiore 40g/l, ma inferiore ai 100, si abbina a diversi piatti dal gusto più “morbido”.

 

È perfetto per accompagnare la sferzata dolce della zucca nelle sue varie preparazioni, il macco di piselli verdi, la minestra di cipolle, il maiale in agrodolce e la frutta secca.

Per un aperitivo dall’anima profondamente siciliana, provatelo con la caponata di melanzane, per uno più glamour, appaiatelo a formaggi erborinati come il gorgonzola o il Blue Cheese.

 

Per una cena speciale, optate per il pairing Marsala Superiore Riserva Semisecco 2001 e tagliata di tonno con cipolla caramellata, oppure con le capesante gratinate. Anzi no, con le sarde a beccafico! Scusateci, la sua plasticità è così incredibile che non riusciamo a scegliere la nostra ricetta preferita.

 

4 Il Marsala Dolce

Ed eccoci alla categoria più conosciuta di Marsala.

Cosa dire, non c’è dessert che gli possa resistere. Dolci al cioccolato, al pistacchio, alla frutta, bignè con creme o ganache varie, cioccolato fondente. Valorizza al massimo anche la regina dei dolci siciliani, la Cassata, e i cannoli.

 

Il Superiore Dolce 2017, dai caldi profumi di dattero e miele, è figlio di una migrazione orchestrata ad arte dall’Enologo che gli dona un’energia indimenticabile, la stessa per cui eccelle anche negli abbinamenti più inaspettati… Provatelo con il gorgonzola e poi non diteci che non vi avevamo avvertito!

 

Ancora convinti di confinare il Marsala alla meditazione?

Osate e sarete premiati con esperienze sorprendenti. Vi aspettiamo su Duca.Store per scegliere il Marsala dei vostri prossimi e dinamici abbinamenti.