Pubblicato il 14/11/2018
Capita di essere affezionati a qualcosa perché ci ricorda un momento felice. Può essere il souvenir da un viaggio, un gioco della nostra infanzia o un vino che ha scandito i momenti più felici di una storia d’amore.
È quello che rappresenta il Passito di Pantelleria per MicoArgirò, giovane cantautore cilentano, il cui singolo “Un altro giugno ‘73” cita il Passito di Pantelleria tra i ricordi più belli di una storia d’amore ormai finita. Lo abbiamo incontrato ed ecco cosa ci ha raccontato:
Ciao Mico, rompiamo il ghiaccio con una domanda personale: da dove vieni e perché fai musica?
Mico Argirò: Ciao, sono un Cilentano con parte di sangue calabrese che vive a Milano; un bel mix! Ho iniziato a fare musica molto presto perché ho subito capito che era per me il modo migliore per esprimermi ed elaborare le mie cose più intime.
Di cosa parla la tua canzone “Un altro Giugno73”?
Mico Argirò: “Un altro Giugno73” racconta di una storia d’amore, dove ogni strofa è una fase del rapporto, dalle prime in cui non credevo che fosse “Un altro Giugno73” fino all’ultima, dove devo ammettere che lo era. “Giugno ‘73” è una canzone di De Andrè che parla di un amore finito, qui la prendo come simbolo per raccontare una mia storia, purtroppo, vera.
A un certo punto di “Un altro Giugno73”, citi il Passito di Pantelleria, come parte di una scena rimasta nella tua memoria. Ci sono il Passito di Pantelleria, Roma, una stazione di treni…Che ruolo gioca il Passito di Pantelleria nella tua canzone?
Mico Argirò: Il Passito di Pantelleria gioca un ruolo fondamentale nella canzone perché nella mia storia d’amore finita ha segnato molti bei momenti. Quasi sempre era il vino che accompagnava le serate, istanti unici fissi nella mia Memoria e incancellabili.
Roma di notte, il sapore del Passito, i suoni della stazione…
Forse saprai che il Passito di Pantelleria Florio, oltre che un ottimo vino da meditazione, è perfetto per l’aperitivo. Noi vogliamo farti un regalo: ecco una bottiglia di Passito di Pantelleria Florio.
Preferisci: sorseggiare il Passito meditando sull’amore ormai finito o fare un aperitivo con gli amici, e magari con un nuovo amore?
Mico Argirò: Ricordo che quando provai per la prima volta il Passito di Pantelleria Florio mi colpì subito per le sfumature nel sapore, un vino unico che ha in sé tutta la cultura e il sole della Sicilia…grazie davvero per l’omaggio, graditissimo!
Comunque lo bevo con gli Amici, quei pochi fraterni, quelli di sempre, sempre vicini, fino alla fine.
Della serie, dimmi che vino bevi e ti dirò chi sei. Sei più da vino Bianco o da vino Rosso?
Mico Argirò: Più da Rosso, anche se adoro il vino in generale. Mi piacciono i vini corposi, asciutti, tondi; quelli da belle tavolate.
Facciamo un brindisi. A cosa brindiamo?
Mico Argirò: Brindiamo a “Un altro Giugno ’73”, che possa viaggiare ed emozionare, perché tutti, purtroppo, abbiamo un Giugno’ 73 nella nostra storia.
Grazie mille, per il tuo tempo e in bocca al lupo!
Mico Argirò: Grazie davvero a voi, onorato.
Per tutti gli amori che finiscono e per ogni nuova canzone che nasce, per vivere semplicemente un momento prezioso, il Passito di Pantelleria non smetterà mai di stupirci.
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Cheers!