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Tenuta di Vajasindi
Passopisciaro

La tenuta

Sul versante Nord dell’Etna, nella frazione di Passopisciaro del comune di Castiglione di Sicilia, sorge la Tenuta di Vajasindi, con i suoi 21 ettari di terreno. I vigneti si estendono su tre terrazzamenti delimitati da muretto a secco, il primo a 700 metri sul livello del mare, il secondo e il terzo a 620 metri di altitudine.

Clima

Inverni freddi e nevosi, primavere fresche ed estati asciutte. Zona ventilata e con il giusto grado di umidità.

10°C

21 °C

Esposizione

A Solicchiata i vigneti presentano per lo più orientamenti nordest-sudovest, ma anche nord-sud.
A Passopisciaro la giacitura è pianeggiante e gli orientamenti sono equamente distribuiti tra nordovest-sudest e nordest-sudovest.

Dettaglio agronomico

Geologia

Terreno di origine vulcanica. La sua formazione si può far risalire allo sgretolamento di uno o più tipi di lava di diversa età e da materiali eruttivi come i lapilli, le ceneri e le sabbie.

Tipologia di impianto

Densità di impianto media 4.800 piante per ettaro con rese di circa 50-60 quintali per ettaro. Forma di allevamento a spalliera con potatura a cordone speronato, con quattro speroni e per ogni sperone due gemme.

Varietà coltivate

Essendo un’area ventilata e con un giusto grado di umidità, si presta per la coltivazione dei vitigni a bacca rossa che si distinguono per l’eleganza nel calice, come il Nerello Mascalese e il Pinot Nero. Il vitigno a bacca bianca più diffuso è invece il Carricante.

La sfida del Pinot Nero

Il Pinot Nero è una delle sfide enoiche che ha segnato il percorso di Duca di Salaparuta. La figura chiave di questa tappa storica dell’azienda è l’Enologo Giacomo Tachis.

Nel 2003, quando arrivò sull’Etna, decise di esplorare il mondo del Pinot Nero, accogliendo la sfida di far crescere questa varietà, tanto nobile quanto complessa, in un nuovo terroir ancora agli esordi di quello che negli anni successivi sarebbe stato un successo di portata internazionale.

Etna DOC

Lavico Etna Rosso Doc e Lavico Etna Bianco Doc affondano le loro radici nel Vulcano, figli di una natura aspra ma generosa. I vigneti sono coltivati nel versante nord del Vulcano, in un microclima speciale in cui la terra, formata dallo sgretolamento di diversi tipi di lava e da materiali eruttivi più recenti come lapilli, ceneri e sabbia, offre naturalmente sfumature intense, sapide e fresche ai vini.

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Pinot nero

Il Pinot Nero è considerato un vitigno nobile ed elegante, ha origini francesi ma è diffuso anche in Italia.

 

In Sicilia il Pinot Nero è diffuso in tutta l’isola, ma sembra aver trovato il terroir ideale sull’Etna.

 

I vini prodotti da Pinot Nero si riconoscono dal profumo varietale di piccoli frutti rossi e da un sorso estremamente elegante.

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Nerello Mascalese

Allevato tradizionalmente ad alberello, è il vitigno più diffuso nell’areale etneo.

 

La pianta è mediamente vigorosa, con foglie medio grandi. Il grappolo è medio con acini medio piccoli dalla buccia spessa e consistente dal colore blu-violaceo.

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Carricante

Vitigno storico dell’areale etneo, i nome deriva dall’alta capacità produtiva del vitigno.

 


La pianta è mediamente vigorosa con foglie medie. Il grappolo è medio di forma cilindrica con acini dalla buccia consistente di colore giallo-verdolino, dorato.