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Cosa rende un vino “importante”?

Alcuni vini nascono per essere apprezzati, altri sono creati per eccellere: si tratta di veri gioielli enologici, che brillano di una luce speciale e irripetibile, che li rende vini importanti.

Cosa rende un vino “importante”?

Se è vero che l’eccellenza appare a volte come qualcosa di sfuggente e inspiegabile, è anche vero che i vini pregiati hanno alcuni elementi in comune. Saperli riconoscere è una competenza utile per tutti gli appassionati di vino, per poter apprezzare di un vino non solo l’esperienza sensoriale, ma la sua intera identità, contrassegnata da criteri oggettivi che ne definiscono la qualità.

Quali sono dunque gli elementi necessari perché si possa parlare di vino importante? Ne abbiamo individuati 5 tra i più significativi, vediamoli insieme:

 

1. Terroir e Cru

L’insieme dei fattori che permettono la miglior coltivazione del vitigno scelto, dalla composizione del terreno al clima, alla disposizione, alla morfologia è definita terroir ed è il principale responsabile del carattere di un vino.

La conoscenza profonda del territorio permette anche di individuare, per ciascun vigneto, le specifiche porzioni di vigna naturalmente più vocate all’allevamento di un vitigno determinato, in cui il frutto dà il meglio di sé.

È il concetto alla base della zonazione, con la quale Duca di Salaparuta ha sviluppato una nuova idea di sostenibilità, a protezione delle biodiversità di cui l’Isola rappresenta un esempio eccezionale, e di coltivazione virtuosa.

 

Così, solo da uve straordinarie provenienti da selezionatissime vigne della Tenuta di Suor Marchesa a Riesi, arriva Duca Enrico, primo Nero d’Avola in purezza nato del 1984, che ha saputo interpretare e valorizzare le specificità di un Territorio regalandoci bottiglie diventate vere e proprie icone.

Se vi interessa l’argomento, potete approfondirlo leggendo l’articolo dedicato alla Zonazione.

 

2. Annata

Ogni vino è un racconto fedele della sua annata.

Ad esempio Duca Enrico 2013, una degustazione sferica dal tannino vellutato, con un naso che riporta alla mente fiori di campo delicati, racconta di una stagione autunno-invernale piuttosto piovosa e di una primavera-estate mite e asciutta, che ha portato le uve a perfetta maturazione.

Questo vino è il risultato di un lavoro saggio fatto di cura delle vigne e dei frutti, per regalarvi un piacere che non stanca.

 

L’annata climatica, con le sue caratteristiche e tipicità, è un elemento che pesa nella valutazione complessiva di un vino “importante”, ed è dunque corretto tenerlo bene in considerazione quando ci si appresta a scegliere un vino.

Per avere un’idea di quanto sia importante l’annata nella comprensione di un vino basti pensare alla diffusione di degustazioni verticali, in cui si degusta un unico vino di diverse annate, per individuare le diverse caratteristiche del vino, dalla sua complessità alla sua evoluzione durante le fasi di invecchiamento, alle peculiarità di ciascuna annata.

 

Per consentirvi di vivere l’esperienza di una degustazione verticale di Duca Enrico, le Cantine Duca di Salaparuta di Casteldaccia hanno inserito nel loro ricco programma una degustazione dedicata, con un tasting di 3 diverse annata di Duca Enrico, a conclusione di un tour nelle Cantine.

Potete prenotare il vostro tour chiamando il numero 091 945252/091 945201 o scrivendo una mail all’indirizzo visitaduca@duca.it. In alternativa, potete prenotare online su questa pagina.

 

3. Il processo produttivo

L’esempio di Duca Enrico dimostra che nella produzione di un vino di alto rango nulla è lasciato al caso e che a fare la differenza sono il lavoro dell’uomo e le sue scelte, tanto in vigna quanto in Cantina. Pensiamo alla selezione dei grappoli, che nel caso dei vini pregiati si effettua manualmente, per scegliere con cura quelli più vigorosi, oppure alla decisione di rinunciare a un’annata, se l’uva non si è rivelata all’altezza delle aspettative. Ecco, un vino eccellente spesso è il risultato di scelte coraggiose.

 

Una di queste riguarda le tecniche di vinificazione. Trasformare l’uva in vino è un lavoro di maestria, in cui i tempi e la padronanza delle tecniche hanno un peso decisivo sulla resa del prodotto e i processi orientati a ottenere massima qualità richiedono necessariamente sforzi maggiori.

 

4. L’impiego di tecnologia d’avanguardia

Durante ogni fase del lungo e delicato processo di vinificazione, la tecnologia può supportare il lavoro dell’uomo, consentendogli di tenere sotto controllo tutti i fattori potenzialmente dannosi e di preservare la qualità delle uve.

Le Cantine Duca di Salaparuta hanno, ad esempio, messo a punto un sistema per garantire alti standard qualitativi del frutto grazie all’impiego del freddo per abbassare la temperatura dell’uva vendemmiata, assicurando così il “blocco” dei processi biochimici spontanei post-raccolta, come la fermentazione o l’ossidazione della componente fenolica dell’uva. Le uve appena raccolte vengono raffreddate direttamente in campagna e trasportate così in Cantina in sicurezza.

 

Ma l’impiego del freddo è solo uno dei tanti investimenti tecnologici fatti alle Cantine Duca di Salaparuta, soprattutto in termini di automazione dei processi. I sistemi di qualità automatizzati installati rispondono infatti alla necessità di preservare la qualità della produzione in ogni passaggio, dall’arrivo in Cantina fino all’imbottigliamento. Tale sistema informatico tiene così traccia dell’intera filiera produttiva, a supporto dell’enologo e come garanzia di un lavoro che intende valorizzare le peculiarità del Territorio e preservare la qualità del vino.

 

5. La maturazione lenta

Un vino importante richiede solitamente tempi di maturazione lunghi.

In fase di maturazione un vino ambizioso viene posto in botti di legno pregiato, dove acquisisce aromi e qualità organolettiche particolari.

Un vino come Nawàri ad esempio affina per circa 12 – 15 mesi in barrique di rovere francese a grana fine. Tale permanenza segna elegantemente questo Pinot Nero etneo, che acquisisce note di piccoli frutti rossi maturi unite a sensazioni vanigliate e a un palato persistente.

Nawàri nasce da una sfida enologica, quella di coltivare con successo il Pinot Nero alle pendici dell’Etna, un ambiente apparentemente ostile, dove tuttavia ha trovato un terroir perfetto per esprimersi in modi raffinati. Sofisticate scelte in Cantina rendono poi questo rosso un vino rivoluzionario.

 

Il terroir di provenienza, l’annata, il tipo di vinificazione e un uso intelligente della tecnologia sono gli elementi che, uniti ai tempi di maturazione pazienti e al saper fare delle persone che lavorano in vigna e in cantina ogni giorno, creano la perfetta combinazione di un vino pregiato, un gioiello non solo da gustare ma anche da scoprire e conoscere in tutte le sue sfumature.

 

Questi stessi elementi rendono vini come Duca Enrico, Bianca di Valguarnera e Nawàri delle vere Icone Duca di Salaparuta, le espressioni più compiute e alte del Territorio di Sicilia.

Se siete curiosi di provarli li trovate su Duca.Store

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