Pubblicato il 26/11/2021
IL CLIMA
L’andamento climatico dell’annata è stato caratterizzato in quasi tutta la Sicilia da una primavera e un’estate molto calde, con scarsa escursione termica tra il giorno e la notte, dopo un inverno poco piovoso. Temperature che nel mese di agosto hanno toccato picchi fino a 40 gradi e oltre, con scarse precipitazioni. Questo tipo di clima ha favorito i vitigni autoctoni siciliani sia rossi, come il Nero d’Avola e il Nerello Mascalese, sia bianchi come il Grillo e il Carricante, che si trovano naturalmente a proprio agio nell’Isola, ma anche i vitigni internazionali se ben gestiti agronomicamente hanno dato buoni frutti.
DUCA DI SALAPARUTA
Enologo | Barbara Tamburini
Agronomo | Francesco Pizzo
Il clima caldo e siccitoso ha influito molto sulla vendemmia 2021. Chi ha saputo reagire alla situazione, irrigando nei momenti giusti, chi ha fatto una buona agronomia protettiva del frutto è riuscito a fare eccellenza. Chi invece, soprattutto per le uve internazionali come il Merlot e lo Chardonnay, non ha saputo interpretare la situazione non ha portato a casa un raccolto di qualità. Nelle nostre Tenute Duca di Salaparuta abbiamo reagito bene ottenendo una giusta maturità tecnologica, ma anche polifenolica e aromatica sia nei bianchi che nei rossi. Grazie ad una gestione della vigna consapevole e ad una buona capacità di irrigazione di soccorso delle vigne, con maestranze sempre disponibili, vitigni autoctoni come il Nero d’Avola e il Frappato hanno raggiunto la loro massima espressione. Questo è frutto della grande capacità dei nostri Tecnici di interpretare un clima, un terreno, un vitigno. Conoscere le proprie terre, saper attendere e ascoltare è quello che fa di un’annata potenzialmente complessa un’ottima annata.
Il commento di Barbara Tamburini:
La vendemmia 2021 è iniziata come di consueto nei primi giorni del mese di agosto e si è conclusa a fine ottobre. L’andamento climatico caratterizzato da un’estate molto calda ha inevitabilmente portato a mettere in campo quelle risorse necessarie a far fronte a situazioni eccezionali. Le elevate temperature estive e l’escursione termica giorno/notte molto bassa per diverse settimane hanno reso in diversi casi indispensabile l’ausilio dell’irrigazione per mantenere attivo il metabolismo delle piante. Con queste premesse viticole, in cantina siamo riusciti ad ottenere risultati nel complesso molto soddisfacenti. I vitigni che hanno reagito brillantemente sono stati di sicuro quelli autoctoni quali ad esempio il Grillo, l’Inzolia, il Nero d’Avola, il Frappato, il Carricante ed il Nerello Mascalese, questi ultimi due coltivati sull’Etna. Riassumendo, ma non generalizzando, le caratteristiche dei vini ottenuti dalle uve a bacca bianca direi che sono puliti, profumati, freschi e allo stesso tempo di buona struttura. Il Nero d’Avola proveniente dai diversi appezzamenti ci ha dato ancora una volta la possibilità di apprezzare la sua grande personalità nelle diverse sfaccettature. Le uve Vermentino hanno dato vita ad un vino fresco e vivace, così come il Cabernet Franc, che ha completato la sua maturità fenolica e quindi ci ha dato la possibilità di ottenere un vino profumato e di grande struttura.
CORVO
Enologo | Francesco Miceli, Salvatore Tomasello
Agronomo | Francesco Pizzo
La Sicilia è un continente eterogeneo per clima e territorio. I vigneti non hanno tutti la medesima esposizione o la stessa altitudine quindi il lavoro del nostro Agronomo con i tanti Conferitori Corvo è stato estremamente impegnativo, perché è stato necessario studiare insieme ogni situazione. Più di altri anni, dunque, il rapporto con le Aziende Agricole conferitrici nella vastità agronomica siciliana, con la sua pluralità di terroir, ci ha resi forti in questa vendemmia climaticamente complessa. Abbiamo dovuto gestire con attenzione soprattutto i vitigni bianchi precoci, che ha saltato alcuni passaggi nella maturazione, andando ad incidere sul tenore zuccherino. Si sono dovuti quindi selezionare i territori dove raccogliere, privilegiando le zone collinari, meno stressate dalle temperature.
FLORIO
Enologo | Tommaso Maggio
Agronomo | Francesco Pizzo
Il 2021 si conferma l’annata delle Cultivar autoctone come il Grillo. Sia per Florio che per i vini Duca di Salaparuta & Corvo abbiamo saputo cogliere l’eccellenza sia dal punto di vista della maturità tecnologica sia polifenolica e aromatica di questi vitigni. Nel mondo dei fortificati in particolare, l’annata si è dimostrata eccezionale per le uve Grillo della zona di Trapani destinate ai Marsala Florio che, grazie al sole caldo e al clima secco, hanno raggiunto un tenore zuccherino unico, garantendo basi da 16 gradi, con un’architettura organolettica davvero invidiabile. Una base unica che proietta nel futuro prodotti davvero rappresentativi di questa vendemmia e del lavoro fatto oggi da Tommaso e dalla Cantina.