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4 Ricette siciliane da provare, dall’antipasto al dolce

Se avete visitato la Sicilia o avete avuto la fortuna di viverci, capiterà anche a voi di ricordarne con nostalgia i piatti della tradizione, con i suoi sapori mediterranei e i suoi dolci indimenticabili.

Che ne dite di un tipico pranzo siciliano per ricreare a casa le atmosfere dell’Isola?

Vi proponiamo un menu che, dall’antipasto al dolce, vi riporterà ai profumi e ai gusti della Sicilia. E per ciascuna portata vi consigliamo il miglior vino in abbinamento, per un percorso sensoriale davvero perfetto.

Pronti per un meraviglioso viaggio in Sicilia? Ecco il nostro menu!

 

Antipasto

Caponata di melanzane in agrodolce & Duca Nero

 

Prima portata

Pasta con broccoli arriminati & Calanìca Grillo

 

Seconda portata

Sarde a beccafico & Colomba Platino Insolia

 

Dessert

Cannolo & Oltre Cento Florio

 

Avete già l’acquolina in bocca, vero? Non indugiamo oltre allora! Ecco come realizzare queste sfiziosissime ricette!

 

 

Caponata di melanzane in agrodolce

Antipasti tra i più diffusi sulle tavole dei siciliani, la caponata è la regina incontrastata dei pranzi estivi ma non solo. Esistono diverse varianti di questa ricetta anche se l’originale rimane quella con le melanzane fritte.

 

Ingredienti:

3 melanzane

1 cipolla bianca

100 g di olive verdi

1 cucchiaio di capperi

500 g di salsa di pomodoro

Due gambi di sedano

Mezza tazzina di aceto

20 g di zucchero

Sale

Pepe

Olio d’oliva

 

Preparazione:

Mondate le melanzane, tagliatele a cubetti e posizionatele in uno scolapasta. Cospargetele di sale in modo che spurghino l’amaro e lasciate riposare per mezz’ora, trascorsa la quale potrete sciacquare i cubetti con acqua abbondante e asciugarle con un panno pulito.

Nel frattempo, lavate il sedano e tagliatelo in piccole rondelle. Fatelo poi bollire in acqua per 10 minuti, scolate e tenete da parte.

Friggete le melanzane nell’olio di oliva e, quando avrete ottenuto una frittura dorata, scolatele per bene, mettetele in una ciotola rivestita di carta assorbente e tenetele da parte.

Denocciolate le olive e tagliatele in pezzi grossolani.

Sbucciate e affettate le cipolle, lasciatele soffriggere e aggiungete in padella i capperi dissalati, il sedano bollito e le olive. Unite poi la salsa di pomodoro, aggiustate di sale e pepe e fate bollire a fuoco dolce per un quarto d’ora circa.

Manca il tocco di agrodolce, che dà alla caponata l’inconfondibile impronta siciliana.

Sciogliete lo zucchero nell’aceto e unitelo alla salsa. Lasciate cuocere per alcuni minuti, per far evaporare l’aceto.

A cottura ultimata, aggiungete le melanzane fritte e cuocete il tutto insieme in padella facendo addensare la salsa che, ricordate, non dovrà essere acquosa ma ben corposa e saporita.

La caponata è pronta ma non abbiate fretta di mangiarla: questa pietanza va consumata rigorosamente fredda, perché è riposando che acquista maggiore sapore e carattere.

Proprio come Duca Nero, lasciato per sei mesi in autoclave sui propri lieviti per maturare e poi a riposo in cantina per un mese dopo l’imbottigliamento, per lo sviluppo ottimale del suo bouquet.

Prendersi il tempo necessario per ottenere il massimo del gusto… è questo che rende la caponata e Duca Nero una coppia vincente!

Pasta con broccoli arriminati  

La pasta con i broccoli arriminati è un primo dagli ingredienti semplici che mette d’accordo tutti, anche i meno appassionati di verdure.

Si tratta infatti di un piatto molto goloso di pasta asciutta e dalle note dolciastre tipiche dell’isola.

 

Ingredienti:

Bucatini

Pinoli

Uvetta

Cavolfiore

Acciughe

Zafferano

Pangrattato

Sale

Olio d’oliva

 

Preparazione:

Fate sciogliere in padella i filetti di acciuga con un filo d’olio, unite anche i pinoli e l’uvetta, che avrete precedentemente ammollato nell’acqua e strizzato.

Fate rosolare il tutto per un paio di minuti e aggiungete il cavolfiore, ben lavato e lessato in acqua salata.

Schiacciate il cavolfiore con la forchetta, aggiungete una bustina di zafferano e un mestolo di acqua di cottura del broccolo.

Aggiustate di sale e mescolate finché non avrete ottenuto un composto cremoso.

A cottura ultimata, spegnete il fuoco e tenete da parte, per occuparvi della parte più croccante del piatto: la cosiddetta “mollica atturrata”, che altro non è che pangrattato tostato in un filo d’olio d’oliva.

Cuocete ora la pasta e, una volta scolata, amalgamatela bene con il condimento.

Impiattate e cospargete la pasta con abbondante mollica.

Quale vino accompagnare a questo primo piatto goloso? Ci vuole un vino dalla personalità vivace, che possa rievocare i sentori della macchia mediterranea.

Quale scelta migliore di un autoctono siciliano? Calanìca Grillo è un vino dal carattere brillante e gioioso, che vi porterà la Sicilia a ogni sorso!

 

Sarde a beccafico

Le sarde a beccafico sono una ricetta tipica della cucina siciliana, caratterizzata da una gustosa farcitura di pangrattato, pinoli e uva passa e dal profumo delle arance maturate al sole dell’Isola.

 

Ingredienti:

½ kg di sarde

100 g di pangrattato

3 cucchiai di olio extravergine di oliva

50 g di uva passa

30 g di pinoli

1 spicchio d’aglio

1 cucchiaino di zucchero

1 arancia

1 pizzico di sale

1 ciuffo di prezzemolo

Pepe

Alloro

 

Preparazione:

Pulite e desquamate le sarde, privatele di pinna dorsale, testa e interiora e poi apritele a libro.

Tenete da parte le sarde e occupatevi del ripieno: fate tostare in una padella antiaderente il pangrattato, trasferitelo in una ciotola e aggiungete l’aglio e il prezzemolo tritati, l’olio, il pepe, lo zucchero e l’uvetta. Amalgamate fino a ottenere un composto compatto.

Disponete poco ripieno su una sarda e arrotolatela su sé stessa. Disponete le sarde in una pirofila unta d’olio, alternando gli involtini con una foglia di alloro e una fettina di arancia.

Irrorate con olio e succo d’arancia e mettete in forno a 180° per 15 minuti.

Le sarde a beccafico vanno servite fredde e danno il massimo se accompagnate da un buon calice di fresco vino bianco, ma quale vino scegliere?

Il vino giusto per accompagnare uno dei capisaldi della cucina isolana non può che essere un classico tra i vini siciliani: Colomba Platino Insolia. Questo vino esprime tutte le caratteristiche del territorio da cui nasce con delle doti uniche di delicatezza e intensità aromatica.

Un abbinamento da non perdere!

 

Cannolo siciliano

E infine il momento più felice: il dolce! Il cannolo è il re dei dolci siciliani, una cialda croccante che racchiude un morbido cuore di crema di ricotta. Ecco come realizzarlo!

 

Ingredienti per la scorza:

125 g di farina

20 g di burro

15 g di zucchero

1 albume

1 cucchiaio di aceto

Sale

Cacao

Olio di semi

Zucchero a velo

 

Ingredienti per la crema:

250 g di ricotta di pecora

75 g di zucchero

Estratto di vaniglia

Cioccolato fondente a scaglie

Scorza di limone grattugiata

Scorzette di arancia candite

Sale

 

Preparazione:

Cominciate con la preparazione della cialda, impastando insieme il burro, la farina, il cacao, lo zucchero, un pizzico di sale, l’acqua e l’aceto.

Avvolgete nella pellicola e lasciare riposare il composto in frigo per due ore circa.

Nel frattempo, potete occuparvi della crema.

Setacciate la ricotta di pecora in una ciotola e unite lo zucchero, la cioccolata, un po’ di vaniglia, sale, e scorza di limone grattugiata. Amalgamate finché non avrete ottenuto un composto cremoso, aggiungete infine i pezzi di cioccolato fondente tagliati grossolanamente.

Trascorse le due ore, tirate fuori dal frigo l’impasto, stendete la pasta in una sfoglia sottile ricavandone dei dischi. Avvolgete i dischi di pasta intorno agli appositi cannelli di alluminio, sovrapponendo le due estremità, che potrete sigillare con un po’ albume.

Friggete le cialde in abbondante olio ben caldo, rimuovete poi i cannelli e lasciatele raffreddare. Potete infine farcite i cannoli con la crema di ricotta usando una sac à poche e decorarli con le scorzette candite e una spolverata di zucchero a velo.

 

Che bontà, vero? Ma manca qualcosa per valorizzare al meglio questo momento di dolcezza: il vino! Per accompagnare degnamente un dolce così ricco e goloso Oltre Cento Florio è la scelta migliore!

Affinato in botti di rovere per almeno 24 mesi, l’ultimo nato tra i marsala Florio regala un’esperienza di gusto inedita ai winelover più curiosi. I suoi sentori di uva passa e vaniglia anticipano un gusto caldo e avvolgente che lo rendono perfetto per accompagnare pasticceria e cioccolato.

Siete soddisfatti di questo pranzo siciliano? Provate a realizzarlo anche voi e fateci sapere i risultati!

 

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